ambiente

Le principali cause della malattia di Parkinson vanno ricondotte all’esposizione a varie tipologie di sostanze inquinanti. In particolare, un ruolo determinante lo giocherebbero alcuni pesticidi, solventi industriali come il tricloroetilene e, in generale, gli inquinanti atmosferici. È quanto ha affermato, senza mezzi termini, un editoriale pubblicato ad inizio gennaio sul Journal of Parkinson’s Disease, una rivista scientifica altamente specializzata. A detta dei ricercatori, “la malattia di Parkinson è il disturbo cerebrale in più rapida crescita al mondo e l’esposizione a sostanze tossiche ambientali ne è la principale causa”. Nel tentativo di dare spiegazioni alternative, l’analisi ha preso in considerazione anche potenziali fattori esterni diversi dall’inquinamento – come il miglioramento delle competenze diagnostiche, l’invecchiamento della popolazione e la genetica – tutti però ritenuti insoddis...

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Il Messico ha annunciato la creazione di 20 nuove aree protette che interessano 13 Stati, oltreché il Golfo del Messico e di California, e comprendono parchi nazionali, santuari e aree di protezione della flora e della fauna. La misura è stata ufficializzata nonostante, dal 2016 ad oggi, le agenzie ambientali messicane abbiano subito tagli consistenti ai finanziamenti. Si tratta di un’area assolutamente rilevante, grande in tutto 2,3 milioni di ettari, un area praticamente equivalente all’intero territorio della regione Lombardia. Le nuove aree preserveranno gli habitat e le aree marine ecologicamente importanti per diverse specie, tra cui gli squali balena (Rhincodon typus), i cani della prateria messicani (Cynomys mexicanus) e i giaguari (Panthera onca). Contribuiranno inoltre a salvaguardare barriere coralline e aree di significato culturale per le comunità indigene. Il parco nazionale Bajos del Norte, nel Golfo del Messico, sarà...

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Un recente studio pubblicato sulla rivista Renewable Energy ha dimostrato, per la prima volta, che gli impianti a biomassa legnosa degli Stati Uniti emettono in media una quantità di inquinamento quasi 3 volte superiore a quella rilasciata dagli impianti a combustibili fossili tradizionali, come petrolio e carbone. Secondo la ricerca, in particolare, la combustione di pellet in legno per fini energetici emette un’ampia gamma di inquinanti atmosferici, tra cui particolato e diossine altamente dannosi per la salute umana. Migliaia di tonnellate di inquinanti atmosferici tossici, dall’ossido di azoto ai composti organici volatili, verrebbero inoltre emessi anche nel processo di produzione dei pellet, soprattutto nel sud-est degli USA. Nel complesso, almeno 55 inquinanti hanno superato di due volte la soglia di concentrazione consentita dalle agenzie statali per la qualità dell’aria. I valori più elevati – ha poi evidenziato lo studio – hanno un...

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La provincia autonoma di Trento, guidata dal governatore Maurizio Fugatti, ha intenzione di abbattere un altro orso. Questa volta, nel mirino delle autorità provinciali è finito il plantigrado M90, di circa tre anni, che domenica scorsa si sarebbe reso protagonista dell’inseguimento di una coppia di fidanzati su una strada forestale del comune di Mezzana. Nonostante non si siano registrati feriti, la PAT ha deciso di avviare la pratica per la condanna a morte di M90, ritenuto “pericoloso”. La Provincia ha infatti già provveduto a informare Ispra e ha reso noto di essere al lavoro per ricostruire i fatti e accertare con sicurezza l’accaduto “al fine di perfezionare la richiesta di rimozione tramite abbattimento“. In merito alla dinamica dei fatti, però, è scontro tra la PAT e le associazioni degli animalisti, che – come già fatto in precedenza per gli altri plantigradi – protestano veementemente contro i piani...

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In vista delle Olimpiadi invernali di Cortina 2026, che inizieranno esattamente tra due anni (il 6 febbraio 2026), è iniziata ieri una settimana di celebrazioni tra Cortina, Trento e altre località. Tuttavia, le criticità legate alla manifestazione sportiva non sono poche, tra costi esorbitanti e “scempi ambientali” denunciati dalle associazioni ambientaliste. Proprio per questo motivo, gli attivisti hanno organizzato una serie di iniziative di protesta, tra cortei, manifestazioni e flash mob, per rilanciare il “no” alle grandi opere che dovrebbero essere realizzate in questi due anni. Il Comitato Insostenibili Olimpiadi – CIO 2026, tra i principali promotori delle proteste, in particolare ha denunciato “l’impatto negativo” dell’evento, tra “devastazione ambientale”, “violenta trasformazione del tessuto sociale” e promozione di un “modello folle di turismo di montagna” ormai insoste...

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