ambiente

In seguito allo scoppio di un incendio prodotto dalla combustione dei rifiuti in un deposito di stoccaggio, avvenuto la sera di sabato scorso a Licata, la città è ancora sotto una nube di fumo. Cittadinanza e Amministrazione sono in allerta per le potenziali conseguenze del rogo: dopo aver diramato un’ordinanza con cui ha chiuso le scuole del Comune agrigentino, il sindaco ha deciso di chiudere precauzionalmente, fino a sabato, anche ville comunali, cimiteri, mercatini e tutte le attività commerciali e sportive all’aperto, vietando anche l’esposizione di prodotti alimentari all’esterno delle attività commerciali. Per capire quali mosse attuare, si attende che l’Arpa si pronunci in merito ai dati sulla qualità dell’aria, sia a Licata che nelle zone adiacenti. Dai banchi dell’Assemblea Regionale Siciliana, il Movimento 5 Stelle ha chiesto la proclamazione dello “stato di emergenza”, mentre l’associazione...

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La tribù Osage dell’Oklahoma ha ottenuto una vittoria storica per i diritti degli indigeni contro il gigante italiano dell’energia Enel, accusato di aver sfruttato la loro terra senza permesso nella corsa verso la transizione energetica. Dopo una lunga battaglia giudiziaria, il tribunale ha sancito che Enel dovrà pagare quasi 260 milioni di dollari per rimuovere 84 turbine eoliche dalle terre della Nazione Osage. Si tratta di una delle prime sentenze negli Stati Uniti a richiedere la dismissione di un progetto eolico in funzione; un processo successivo stabilirà quanto la società dovrà pagare come risarcimento. «Enel, ti costerà una fortuna non averci chiesto un permesso. Era tutto quello che dovevi fare», ha detto al Financial times il presidente dell’Osage Minerals Council, Everett Waller, la cui tribù era stata massacrata nel 1900. A riprendere la loro storia è anche il film di Martin Scorsese, Killers of the Flower...

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Più del 30% dell’attuale superficie totale dell’Ecuador è stata impattata dall’attività umana, e gran parte di questa perdita è avvenuta a spese della foresta amazzonica, questo il riassunto di un lungo rapporto prodotto dalle ONG ambientaliste ecuadoriane EcoCiencia e MapBiomas Ecuador insieme ad altri ricercatori indipendenti. La ricerca registra anche la riduzione dei ghiacciai e i cambiamenti della copertura del suolo innescati dall’espansione di attività capitalistiche come l’agricoltura, la silvicoltura e l’estrazione mineraria e petrolifera che hanno interessato il Paese dalla costa alle Ande. I ricercatori hanno analizzato e confrontato le immagini satellitari scattate tra il 1985 e il 2022, constatando che l’Ecuador ha perso 1,16 milioni di ettari di copertura naturale del suolo durante questo periodo. Per comprendere l’ordine di grandezza, si tratta di un’area grande un po’ più dell...

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Negli anni in cui il Vietnam correva verso lo sviluppo industriale e intensivo della propria economia, dopo la fine della guerra contro gli Stati Uniti, gran parte del Delta del Mekong venne rimodellato per supportare l’agricoltura di scala, promuovendo metodi di coltivazione industriale volti a incrementare i raccolti di riso e trasformare la nazione in una centrale di esportazione per il noto cereale. Tra le poche aree non interessate dal piano di sviluppo c’era l’isola costiera di Con Chim ritenuta troppo piccola allo scopo. Qui, i locali hanno potuto continuare a praticare i loro metodi agricoli tradizionali apparentemente fuori tempo. Un modello che, ora che quello intensivo sta mostrando i suoi effetti di lungo periodo, caratterizzati dall’impoverimento dei terreni e l’inquinamento, sta tornando ad ispirare il Paese che ora punta a tornare a pratiche agricole maggiormente basate sulla natura. Un tempo dimenticata, l’isola di Con&...

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In Italia è stato approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Ci sono voluti quasi sette anni e quattro governi, ma alla fine anche il Belpaese si è dotato di uno strumento indispensabile per affrontare le conseguenze della crisi climatica. La notizia dell’approvazione l’ha data lo stesso Ministero dell’Ambiente spiegando che l’obiettivo principale del Piano è quello di “fornire un quadro di indirizzo nazionale per l’implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo possibile i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, a migliorare la capacità di adattamento dei sistemi socioeconomici e naturali, nonché a trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche”. Seppur con ritardo, il testo è stato quindi ufficialmente adottato, ma che venga realmente attuato è però un altro paio di maniche. Il rischio è...

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