Quasi un terzo dell’energia elettrica globale è ora prodotta da fonti rinnovabili

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Nel 2023, le rinnovabili generano il 30% dell’elettricità mondiale, grazie a solare ed eolico, secondo Ember. Ma lo spettro del carbone rimane.
  • È uscito il nuovo rapporto del think tank Ember sulle fonti rinnovabili.
  • La produzione di energia elettrica mondiale è stata soddisfatta per oltre il 30 per cento dalle fonti rinnovabili.
  • L’energia solare è quella che sta crescendo più rapidamente rispetto a tutte le altre rinnovabili.

Nel 2023, le fonti rinnovabili hanno generato il 30 per cento dell’elettricità mondiale, grazie alla crescita dell’energia solare ed eolica. È questa la principale notizia contenuta nella quinta edizione del Global electricity review di Ember: un risultato che permetterà al 2023 di essere ricordato come l’anno che molto probabilmente segnerà il picco delle emissioni nel settore energetico.

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Solare ed eolico hanno soddisfatto l’82% della nuova domanda di elettricità nel 2023 © Ember

Dal 2000 a oggi, le rinnovabili sono cresciute dal 19 al 30 per cento

Il rapporto del think tank energetico traccia l’inarrestabile ascesa delle fonti energetiche pulite: dal 2000, infatti, le rinnovabili sono passate dal 19 per cento a oltre il 30 dell’elettricità globale, grazie all’aumento dell’energia solare ed eolica. Queste due sono passate dallo 0,2 per cento del 2000 al 13,4 per cento del 2023, mentre la parte restante della quota di rinnovabili è rappresentata dall’idroelettrico.

Di conseguenza, nel 2023 l’intensità di CO2 della produzione globale di energia elettrica ha raggiunto un nuovo minimo storico, il 12 per cento in meno rispetto al picco del 2007. In questo contesto, l’Unione europea è il soggetto che ha registrato il più grande allontanamento dai combustibili fossili tra i paesi che producono più CO2 dell’Ocse.

Cresce il solare ma anche il carbone a causa della siccità

Il rapporto di Ember è uno dei più completi del settore energetico, dato che fornisce una panoramica completa di ciò che è accaduto nel sistema energetico globale lo scorso anno, coprendo i dati sull’elettricità di 215 paesi, compresi gli ultimi dati del 2023 per 80 paesi che rappresentano il 92 per cento della domanda globale di elettricità.

Approfondendo il rapporto si nota come l’energia solare sia stata la principale fonte di crescita, con una produzione di nuova elettricità più che doppia rispetto al carbone nel 2023. L’energia solare ha mantenuto il suo status di fonte di energia elettrica in più rapida crescita per il diciannovesimo anno consecutivo e ha superato l’energia eolica diventando la più grande fonte di nuova energia elettrica per il secondo anno consecutivo.

La crescita della generazione da fonti rinnovabili avrebbe potuto essere ancora maggiore nel 2023, ma la produzione di energia idroelettrica ha raggiunto il minimo da cinque anni a questa parte, a causa della siccità in Cina e in altre parti del mondo.
In condizioni normali, la capacità pulita aggiunta nel 2023 sarebbe stata sufficiente a consentire un calo dell’1,1 per cento della generazione fossile. Invece, la carenza di energia idroelettrica è stata colmata da un aumento della produzione di carbone, scelta che ha portato a un incremento dell’1 per cento delle emissioni del settore energetico globale. Il 95 per cento dell’aumento della produzione di carbone nel 2023 si è verificato in quattro paesi gravemente colpiti dalla siccità: Cina, India, Vietnam e Messico.

La crescita di solare ed eolico traina la crescita di rinnovabili nel mix energetico globale © Ember

Sulle emissioni del settore energetico siamo al punto di svolta

Insomma, tutti i dati di Ember dimostrano che l’elettricità è sempre più pulita, ma le emissioni del settore non sono ancora scese perché ne consumiamo di più. È come dire che ogni TWh di elettricità produce meno anidride carbonica (cioè ha una minore intensità di CO2), ma l’aumento della domanda comporta un aumento delle emissioni totali, per tutti i motivi spiegati finora, principalmente a causa della riduzione dell’elettricità prodotta da fonti idroelettriche e il conseguente aumento di carbone.

Ciò dimostra che si stanno compiendo progressi nella decarbonizzazione dell’elettricità, ma l’elettricità pulita non cresce ancora abbastanza velocemente da superare la crescita della domanda e ridurre le emissioni. “Il ritmo del calo delle emissioni dipende dalla velocità con cui continuerà la rivoluzione delle rinnovabili”, ha spiegato Dave Jones, Global insights programme director di Ember.

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Il costo dei pannelli fotovoltaici è sceso più velocemente nel 2023 rispetto al trend degli anni precedenti © Ember

E ormai il mondo è vicino a questo punto di svolta: potremmo essere finalmente all’inizio di una nuova era di riduzione delle emissioni del settore energetico, con una diminuzione prevista del 2 per cento della produzione globale da fonti fossili nel 2024. Ciò che è certo è che l’elettricità pulita ha già contribuito a rallentare la crescita dei combustibili fossili di quasi due terzi negli ultimi dieci anni.

Alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici Cop 28, tenutasi a dicembre, i leader mondiali hanno raggiunto un accordo storico per triplicare la capacità globale delle rinnovabili entro il 2030. L’obiettivo prevede che il mondo raggiunga il 60 per cento di energia elettrica rinnovabile entro quell’anno, dimezzando così le emissioni del settore energetico e mettendolo su un percorso in linea con l’obiettivo climatico di 1,5 gradi.

Dunque, la crescita nel settore energetico delle fonti rinnovabili dipende dalle ambizioni politiche e dai meccanismi di incentivazione, come stanno dimostrando diversi paesi tra cui la Cina – il primo paese per potenza rinnovabile installata, traguardo che ha permesso alla Cina di centrare con cinque anni di anticipo i propri obiettivi in termini di rinnovabili – Brasile e Paesi Bassi. Le fonti energetiche pulite stanno cambiando l’economia globale: un grande contributo, se non il più grande, alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.

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