- |
Di Simone D’Ambrosio e Piero Bonito Oliva
GENOVA – Ancora un nuovo focolaio di peste suina africana riscontrato in un allevamento suinicolo del Piemonte, nel Comune di Novara, che si aggiunge ai quattro già riscontrati in precedenza. Il totale dei casi accertati in Piemonte sale così a 667 positività, tra cinghiali e allevamenti suinicoli. Quattro le nuove positività in Liguria, tutte su cinghiali ritrovati nella città metropolitana di Genova. In Liguria i ritrovamenti infetti salgono, dunque, a 1.022, per un totale con il Piemonte che raggiunge quota 1.689 da inizio emergenza.
IL COMMISSARIO: EMERGENZA STORICA PER NOSTRO PAESE
“Una delle emergenze più importanti e più devastanti, per quanto riguarda il settore suino, che probabilmente la nostra Italia ha vissuto da sempre”. Questa la definizione dell’epidemia di peste suina africana offerta dal commissario straordinario Giovanni Filippini, chiamato a dare applicazione alle azioni di contrasto recentemente deliberate dal Governo. Il virus sta colpendo soprattutto in Lombardia e in Piemonte, ma anche in Emilia Romagna. Una situazione definita da Coldiretti “allarmante”, con la richiesta non solo di rendere subito operativi gli interventi ma anche di stanziare indennizzi per le aziende coinvolte.
“IL VIRUS NON INFETTA L’UOMO”
Intervistato da SkyTg24, Filippini ha rassicurato i cittadini: “Dobbiamo tranquillizzare i consumatori: il virus non infetta l’uomo, riguarda solamente i suini, domestici e selvatici. Nessuna infezione può esserci trasmessa, sia a noi che ad altre specie animali. Certamente siamo di fronte a una ondata epidemica importante, sono 24 i focolai interessati in questo momento. L’obiettivo della struttura commissariale è quello di bloccare la circolazione del virus e mettere in protezione i territori che si trovano in zone di restrizione, tutelando il resto del Paese. Parliamo di aree che hanno una consistenza di allevamenti importante. Dobbiamo evitare che il virus si espanda, e ringrazio gli allevatori per i sacrifici che stanno compiendo. Stiamo lavorando per ridurre al minimo i tempi di questa emergenza, il Governo sta cercando soluzioni per il grande tema degli indennizzi: stiamo adottando massima prudenza e determinazione, anche a livello europeo, perché ci sono altri Paesi dell’Ue come la Germania e la Polonia nella nostra stessa condizione”.