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ROMA – Federica Mingolla, Silvia Loreggian, Cristina Piolini e Anna Torretta -le atlete italiane che fanno parte della spedizione femminile K2-70, organizzata dal Club Alpino Italiano per celebrare il 70esimo anniversario della prima salita sulla seconda montagna più alta della Terra- hanno terminato la fase di acclimatamento tornando tutte al campo base due giorni fa, il 23 luglio. Una fase di acclimatamento difficile a causa delle condizioni meteo che quest’anno al K2 sono molto instabili, con vento forte e nuvolosità, che ha lasciato pochi e brevi intervalli alle alpiniste per poter salire in quota.
Dall’1 luglio sono state quattro le rotazioni sulla montagna che hanno consentito a tutte di dormire diverse notti a campo 1 (6.060 metri). Cristina Piolini e Anna Torretta hanno poi trascorso una notte a campo 2 (6.260 metri), mentre Federica Mingolla e Silvia Loreggian hanno dormito due notti a campo 2, salendo poi a 7.000 metri, 350 metri sotto il campo 3 (7.350 metri), dove hanno speso alcune ore. Per le atlete aver passato un mese sopra i 5.000 metri di quota permette di passare alla fase successiva, il tentativo alla vetta.
“Le alpiniste stanno bene, anche se ci sono alcune differenze di risposta alla quota legate alle caratteristiche individuali e al differente acclimatamento. Durante l’acclimatamento hanno anche capito come alimentarsi e idratarsi“, dichiara Lorenza Pratali, medico della spedizione. Al momento la via è attrezzata fino sotto campo 3, all’altezza della Piramide Nera. Nei prossimi due giorni i quattro portatori pakistani, insieme alle squadre sherpa, attrezzeranno la via fino a campo 4 (7.700 metri) e allestiranno i campi rimanenti.
Le alpiniste ora sono al campo base a riposare e recuperare le energie in vista del tentativo di vetta che avverrà alla prossima finestra di bel tempo, che è prevista dal 27 luglio fino al 29 luglio. Samana Rahim e Nadeema Sahar, le due giovani alpiniste del gruppo pakistano che hanno raggiunto campo 2 nei giorni scorsi con il supporto delle compagne italiane e dei portatori pakistani, purtroppo in questa fase estremamente complessa sulla montagna, rimarranno al campo base anche per la loro sicurezza.
“Le condizioni meteo avverse ed estremamente instabili hanno stravolto i programmi nostri e quelli delle altre spedizioni, anche quelle commerciali presenti sul ghiacciaio ai piedi del K2 con i loro 150 pretendenti alla vetta. La nostra spedizione è pronta e ed è tra le più accreditate per il tentativo alla vetta, a realizzarlo saranno le nostre alpiniste insieme agli alpinisti sherpa”, afferma Agostino Da Polenza, capospedizione di K2-70.