Maltempo in arrivo, ora l’incubo è la grandine

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https://www.dire.it/26-08-2023/947201-meteo-maltempo-ora-incubo-e-la-grandine/

Nei prossimi giorni sono previsti temporali forti e temperature in picchiata: Coldiretti lancia l'allarme sul rischio grandine

ROMA – “Con l’arrivo del maltempo dopo il grande caldo nelle campagne è allarme grandine che è l’evento climatico avverso più temuto in agricoltura per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo”. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’allerta meteo nelle regioni del nord per forti temporali dopo un lungo periodo di siccità e temperature record. Secondo le previsioni, con la giornata di domenica 27 agosto si potrà finalmente dire addio al caldo, dal momento che sull’Italia arriverà di una massa di aria fredda di origine atlantica che porterà a un netto cambiamento delle condizioni climatiche. Tra domenica e lunedì, in diverse regioni d’Italia ci sarà un calo termico di oltre 10 gradi.

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“IL CLIMA SI STA TROPICALIZZANDO”

“Siamo di fronte- sottolinea la Coldiretti- ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.

IL 2023 NELLA TOP TEN DEGLI ANNI PIÙ CALDI DI SEMPRE

La nuova ondata di maltempo infatti arriva in un 2023 che si classifica fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,67 gradi la media storica che lo classifica al terzo posto tra le più alte mai registrate nel periodo dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi sette mesi del 2023 dalla quale si evidenzia peraltro che per il nord Italia si è trattato del secondo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,86 gradi superiore la media“.

CLIMA PAZZO, SICCITÀ E POI EVENTI ESTREMI

“Il 2023- continua la Coldiretti- è stato segnato dal clima pazzo con una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido a luglio e a fine agosto“, conclude.

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