legambiente
La qualità del mare italiano è ancora fortemente compromessa da cemento illegale, inquinamento, maladepurazione e pesca di frodo. Nel solo 2022, sono infatti ben 19.530 i reati ambientali registrati lungo il litorale dello Stivale, il 3,2% in più rispetto all’anno precedente. Ad attestarlo è il rapporto annuale di Legambiente, “Mare Monstrum“, che traccia una nitida fotografia dei principali fenomeni di aggressione al patrimonio naturale delle aree costiere, registrando come quasi la metà dei reati ambientali siano stati consumati, ancora una volta, nelle regioni a tradizionale insediamento mafioso. Il ciclo illegale del cemento (occupazioni di demanio marittimo, cave illegali, illeciti negli appalti per opere pubbliche, abusivismo edilizio), da solo, rappresenta il 52,9% dei reati ambientali (10.337) registrati nel 2022. Seguono diversi fenomeni d’illegalità – dalla maladepurazione allo smaltimento dei rifiuti – con 4.7...