ambiente

Mentre la stagione turistica è nel suo pieno, sulla costa di Orbetello è ormai impossibile fare il bagno a causa della presenza sul pelo dell’acqua di migliaia di pesci morti. Sono già oltre cento i quintali di carcasse raccolte, mentre l’acqua densa e marrone defluisce dalla laguna e si riversa nel Tirreno, rendendo inospitali le spiagge, dove si registrano valori di Escherichia coli ed enterococchi intestinali tali da aver spinto le autorità a impedire la balneazione. Il sindaco della località toscana ha chiesto lo stato di calamità e aiuti da parte del governo. A provocare il disastro, secondo gli esperti, sarebbero due fattori: i fertilizzanti e la temperatura estremamente calda delle acque. Dalle prime luci dell’alba di sabato 27 luglio, gli operatori sono impegnati nel monitoraggio, nel controllo e nella raccolta delle carcasse di pesce nelle acque toscane, anche attraverso l’ausilio di barchini. Quella di Orbetello è una...

vai a leggere

Non solo in Sardegna, le grandi opere della cosiddetta “energia green” sono arrivate in tutta Italia, a partire dal sud per arrivare fino al centro. È il caso della Toscana, dove ormai da un anno cittadini e cittadine, comitati e gruppi ambientalisti stanno combattendo per preservare il già a rischio territorio del Mugello. Il progetto per la Regione Toscana è sempre lo stesso: piantare torri alte 170 metri, «quanto due campanili di Giotto uno sopra l’altro», in aree naturali a ridosso della montagna, vicine a riserve protette, con basamenti in cemento armato grandi quanto mezzo campo da calcio. Consumo di suolo, grave impatto sull’ambiente, dissesto idrogeologico, questi alcuni dei rischi che corre il Mugello, denunciati da un insieme di gruppi in una lettera aperta contro la speculazione eolica. Tra queste, il Comitato per la tutela dei crinali mugellani, una delle associazioni attive in difesa del territorio, che ha spiegato...

vai a leggere

Ikea torna al centro della bufera, dopo un’ultima indagine di Greenpeace in seguito a cui l’organizzazione ambientalista ha lanciato un’inedita petizione: “Ikea dice che la casa è il luogo in cui tutto ha inizio”, ma dobbiamo impedire che “nelle nostre case finiscano le foreste vetuste”. Questo lo slogan che gira attorno alla nuova raccolta firme dell’organizzazione ambientalista, fondata su un’ultima inchiesta che rileva come sette aziende romene che lavorano e producono mobili per la multinazionale svedese paiano ottenere il propri legno da alcune delle ultime foreste vetuste d’Europa, situate nei Carpazi del Paese. Queste, nello specifico, sono foreste che dovrebbero risultare particolarmente protette poiché non intaccate dall’essere umano sin da tempi remoti, e dunque dotate di caratteristiche simili alle antiche foreste primarie. Nonostante esse siano in teoria tutelate dalla legislazione UE, le fores...

vai a leggere

Le spiegazioni e i consigli di Sante Laviola, ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima

vai a leggere

Un rapporto de Il Meteo ha analizzato come sono cambiate le temperature annuali dal 1985 ad oggi nelle diverse città italiane

vai a leggere
^