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Il presidente di Assarmatori invita il Governo a seguire la linea della categoria e ad attuare uno sprint semplificazione per difendere la competitività della bandiera italiana

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Ripristinato l'acquedotto comunale, danneggiato dall'alluvione sabato notte. Mentre vanno avanti gli sgomberi: oltre un migliaio le persone portate vie con gli elicotteri

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Investiti 61 mila euro da Pil- Comune per il suo restyling, Sarà "punto di ingresso al Parco Sasso Simone e Simoncello", partenza per escursioni, location di eventi e pic nic

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Un accordo storico e altrettanto deludente. La COP28, la Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite di Dubai, dà ragione ai movimenti per il clima: la crisi del clima è la crisi dei combustibili fossili. Ma i paesi che hanno sottoscritto l'accordo non vanno poi fino in fondo rispetto a questa ammissione. Un accordo storico, perché appunto per la prima volta si indicano i combustibili fossili come causa principale della crisi del clima; deludente e devastante per gli impegni presi, anzi non presi. Con vincitori e vinti. COP28: inizia la transizione, ma con molte concessioni all’industria dei combustibili fossili Vince l’industria del petrolio e del gas che gioisce perché non c’è un obbligo chiaro di “abbandono dei combustibili fossili” e ci sono tante scappatoie per poter continuare a esistere; vincono gli Stati Uniti e la Cina, i due principali emettitori mondiali che possono continuare a produrre petrolio e a costruire...

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“COP28: i governi parlano, la terra affonda”. È lo slogan utilizzato da Extinction Rebellion, il 9 dicembre, quando gli attivisti hanno messo in scena un'azione di protesta nonviolenta coordinata in cinque città. Subito sono seguiti gli arresti: 28, nello specifico, con le accuse di interruzione di pubblico servizio, violenza privata, manifestazione non autorizzata e sversamento di sostanze pericolose. A cinque persone è stato notificato un foglio di via di 4 anni - che prevede di non poter tornare nel comune da cui si viene allontanati - e ad altre tre un Daspo urbano di 48 ore - una sanzione amministrativa con ordine di allontanamento. A essere stato fermato e poi accusato è stato anche l’ufficio stampa del gruppo. È solo l’ultimo atto di una progressiva tendenza alla criminalizzazione del dissenso a cui si sta assistendo negli ultimi anni, e che sta colpendo in particolare gli...

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