https://www.dire.it/25-06-2024/1057292-maltempo-modena-secchia-in-piena-balle-fieno/
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BOLOGNA – Parola d’ordine, togliere le balle da fieno dal Secchia in piena. L’allerta rossa sul maltempo in Emilia-Romagna, dalle 12 di oggi fino a mezzanotte, riguarda il deflusso delle piene dei fiumi che interessano la pianura modenese, reggiana, parmense e piacentina. Deflusso che incontra ostacoli di ogni tipo: una caso particolare è quello che interessa il fiume Secchia. Ma il nubifragio di queste ore ha provocato danni e disagi su tutto il territorio, sia a coltivazioni, strade, infrastrutture e aziende agricole. Coldiretti Modena e Cna fanno un primo bilancio.
Balle di fieno trasportate a valle dal fiume Secchia, probabilmente dalla zona di Campogalliano: rischiano di rallentare il deflusso dell’acqua e, quindi, il Comune di Modena sta provvedendo a rimuoverle, nell’area di Ponte Alto. Intanto, gli agricoltori stanno di nuovo contando i danni. Il nubifragio, con pioggia violenta e forte vento, ha provocato danni e disagi su tutto il territorio sia alle coltivazioni sia alle infrastrutture.
“In montagna- informa Coldiretti Modena– a causare i principali danni sono smottamenti e frane che bloccano le strade rendendo difficoltosa, se non impossibile, l’accesso alle aziende e la raccolta del latte come nel caso di via Barleda a Guiglia dove sono quattro le stalle ad essere a rischio isolamento”. A Palagano, invece, il ruscellamento causato dalle piogge sui terreni collinari ha dilavato i campi appena seminati dell’azienda Il Monte, trascinando a valle terra e detriti i quali hanno ostruito i canali di scolo e provocato ulteriori allagamenti. A Serramazzoni, continua Coldiretti nel suo report sul posto, “la violenza della pioggia ha rovesciato le arnie dell’Apicoltura Gianaroli causando la perdita di gran parte delle api”. Ma il maltempo sta facendo sentire i suoi effetti anche in pianura: a Campogalliano l’esondazione del Secchia sta allagando i frutteti e i campi di grano proprio nel pieno della mietitura, causando di fatto “la perdita completa della produzione”.
Anche Cna si dice preoccupata, a partire dalle balle di fieno scese a valle: “Siamo arrivati a vedere rotoballe ostacolare il passaggio della piena del Secchia a Ponte Alto. Ecco, queste sono le situazioni da evitare con un attento monitoraggio delle condizioni metereologiche. In qualche caso potrebbe essere possibile salvaguardare le attività produttive e le abitazioni civili con il posizionamento tempestivo di contromisure idriche”. Secondo Cna “occorre monitorare le zone a maggior rischio idrico (un forno di Pavullo è arrivato al sesto allagamento…) e preparare piani di intervento immediati”.
Se l’allerta rossa sul maltempo in Emilia-Romagna, fino a mezzanotte, riguarda il deflusso delle piene dei fiumi che interessano la pianura modenese, reggiana, parmense e piacentina. Allerta arancione, invece, per criticità idrogeologica nella montagna e collina emiliana centrale (Parma, Reggio e Modena). In regione si spazia dai 130 millimetri di pioggia cumulata nel bacino dell’Enza (con punte fino a 160 millimetri) ai 125 in quello del Parma, dai 120 in quello del Crostolo ai 113 in quello del Secchia (con picchi fino a 190 millimetri), fino ai 90 millimetri di Taro e Nure: è la media areale, ossia la quantità di pioggia, caduta nelle ultime 24 ore nelle aree della regione dove scorrono questi corsi d’acqua.
L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile stanno gestendo piene importanti sui fiumi Secchia, Tresinara e Arda, quest’ultimo interessato dallo sfioro della Diga di Mignano. Durante la notte si sono verificate piene importanti con superamenti di soglia 3 sull’Arda, il Samoggia, il Tiepido, il Secchia e l’Enza. Sono entrate in funzione tutte le casse di espansione, su Secchia, Panaro, Enza, Crostolo e Parma. L’Agenzia regionale sta intervenendo a supporto dei territori per gli effetti al suolo di frane, smottamenti della viabilità e ruscellamenti, alcuni già in via di risoluzione.