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ROMA – Ad Amsterdam hanno un problema di fiori. Ce ne sono troppi, abusivi. Vasi un po’ qua e un po’ là. Troppa bellezza diffusa. Va dato un taglio a quel colorato disordine. E così il distretto centrale della capitale olandese ha dichiarato guerra a “fioriera selvaggia”.
I media locali l’hanno chiamata proprio “Operazione vaso da fiori”: i residenti dovranno limitarsi a due vasi con ingombri non superiori a 50 cm per 50 cm, realizzati in materiale “sostenibile” e posizionati contro il muro di facciata. I giardini abusivi di vasi nei parcheggi e sotto gli alberi saranno confiscati, .
Durante una riunione del consiglio comunale il sindaco Amélie Strens, ha affermato che i vasi abbandonati sono poco attraenti, dannosi per la biodiversità e rendono le strutture meno accessibili a chi ha ausili per la mobilità e passeggini. E allora ha spedito in missione “una persona con esperienza lavorativa per diversi giorni in giro per il distretto che ha fatto un inventario di oltre 900 vasi“, ha detto. “Ci saranno degli adesivi con la domanda: ‘Appartengo a qualcuno? Adottatemi!’ e un codice QR. Se qualcuno non risponde entro sei settimane… la città li ripulirà”.
Sono cronache da un altro pianeta. Gli abitanti sono un po’ perplessi, ma – spiega Rogier Noyon, presidente del gruppo locale Voordestad (per la città), “lo spazio pubblico è vulnerabile: appartiene a tutti noi ma allo stesso tempo non appartiene a nessuno. È difficile con il verde, perché ha acquisito un’aura sacra… quindi i residenti pensano che tutto ciò che ha a che fare con il verde sia positivo. Ma lo spazio è importante per le persone con disabilità, che usano un deambulatore assistito, le persone con passeggini. È compito del consiglio comunicare che lo spazio pubblico appartiene a tutti noi, ma che questo non significa la legge della giungla“.