VIDEO | Fenicotteri, cavalli selvaggi e specchi d’acqua “dietro casa”? Nelle valli del ferrarese

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https://www.dire.it/02-06-2024/1047874-fenicotteri-cavalli-vallette-ostellato-boscoforte-ferrara/

Nelle valli e vallette del ferrarese si possono visitare oasi naturali lontane dal turismo di massa, tra verde, specchi d'acqua e animali

FERRARA – Ferrara la conoscono tutti, ma le sue valli e vallette, delle vere e proprie oasi naturali, sono ancora, probabilmente, luoghi sconosciuti al turismo di massa . Non perché inesplorati, dato che molte sono un perfetto esempio di studio e regimentazione delle acque per scopi di bonifica e di sfruttamento della terra, ma probabilmente proprio per il fatto di essere state considerate per anni zone agricole o paludose. Eppure conta aree che non hanno nulla da invidiare alla Camargue, tanto è vero che che c’è un posto, Boscoforte, dove bianchi cavalli selvaggi, della razza tipica di quella regione, si muovono liberi. In un paio di giorni, queste oasi, specie se accompagnati da guide naturalistiche, si possono conoscere meglio.

A partire dalle Vallette di Ostellato, paradiso dei birdwatcher e dei pescatori, dove si può anche prendere bici a nolo, campeggiare o fare dei pic nic. Il “salotto buono della pesca”, come lo chiamano le guide. è dunque un habitat particolare per pesci (come carpa, lucioperca o l’anguilla che adesso è specie protetta e brem) e 150 specie di uccelli tra acquatici, nidificanti e di passo. Basti pensare che ci sono tutte e nove le specie di aironi, il Cavaliere d’Italia, rapaci, falco di palude, la poiana. L’obiettivo è far convivere turismo e natura. Qui c’è anche l’osservatorio astronomico più basso d’Italia (quattro metri sotto il livello del mare) e le stelle si vedono bene, sia per la carenza di inquinamento luminosi, sia perché la sera, da giugno a settembre, c’è brezza e il cielo è pulito. Proprio per omaggiare le stelle, nella valle tanti artisti hanno creato sculture dedicate appunto all’astronomia. 

C’È CHI SCEGLIE DI NON PARTIRE O DI TORNARE

In queste zone non mancano aziende di giovani che hanno deciso di stabilirsi qui dopo aver girato mezzo mondo o aver lavorato in ristoranti stellati. Oppure di trasferirsi dalla Romagna o dalla Danimarca. Come Gaetano, Federico, Valentina e Nina che qualche anno fa hanno aperto uno stabilimento di piadine, che hanno chiamato Gli ingordi. O il birrificio Liquida, nato in pieno Covid dall’idea di quattro amici, che hanno voluto creare le birre come piacevano a loro, in fusto o lattina, con etichette che sono piccole opere d’arte. Gli uni e gli altri dicono di aver trovato in queste zone la giusta dimensione e la qualità di vita che cercavano, lontano dalle cucine caotiche del super ristoranti, o dalla corsa al business delle grandi città.

ARGENTA, CAMPOTTO E BOSCOFORTE, TRA ACQUA E CIELO

Una seconda giornata di esplorazioni vale dedicarla alle valli di Argenta e Campotto per vedere tanti altri uccelli, boschi, zone umide, specchi d’acqua e ninfee. E persino il lupo, anche se incontrarlo non è semplice Qui c’è l’Ecomuseo di Argenta, ci sono tanti luoghi da visitare in bicicletta, aree da conoscere grazie alle guide che possono raccontare le grandi opere di bonifica che sono state realizzare in queste zone e che le rendono uniche. Le valli, che hanno la funzione di casse di espansione, durante le piene ricevono l’acqua in eccesso che poi viene a sua volta scaricata nel Reno, grazie a chiaviche e pompe idrovore. 

Infine, l’ultima oasi, Boscoforte, una penisola privata stretta da pochi metri a qualche centinaia, che si allunga per circa 6 km nelle acque salmastre delle Valli di Comacchio. Visitabile su prenotazione. Boscoforte, oltre a tanta vegetazione permette di ammirare anche due meraviglie: i fenicotteri e i cavalli Delta-Camargue che qui sono allo stato brado e si muovono liberamente lungo la penisola.

Tutte le informazioni utili su valli, prenotazioni e visite guidate si trovano su: https://www.visitferrara.eu/it/

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