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- Una lista di nove libri che affrontano il tema della sostenibilità nella moda: con questo termine ci riferisce agli argomenti più vari, ma occorre fare dei disinguo.
- Tra i temi più gettonati l’analisi degli effetti che l’industria tessile ha sull’ambiente e le conseguenze sociali di un sistema di non rispettoso dei diritti dei lavoratori.
- La moda ha anche ruolo sociale e comunicativo e alcuni autori indagano come invertire la rotta dei consumi a partire dai comportamenti di acquisto dei consumatori
Fashion industry 2030. Reshaping the future through sustainability and responsible innovation, di Francesca Romana Rinaldi
Il 2030 sarà un anno topico per il mondo della moda e l’industria non sarà più la stessa di oggi: volente o nolente il comparto dovrà essere riorganizzato dalle fondamenta. Strutture sovrannazionali, normative, player di settore: l’obiettivo comune è quello di ridurre le emissioni di carbonio, il 20 per cento entro il 2050, utilizzare energia rinnovabile al 100 per cento ed eliminare l’utilizzo della plastica monouso per gli imballaggi. Sarà sufficiente? Francesca Romana Rinaldi analizza scenari presenti e futuri in questo volume edito dalla Bocconi University Press nel 2019.
Overdressed: The Shockingly High Cost of Cheap Fashion, di Elizabeth L. Cline
Elizabeth L. Cline, giornalista con un passato nell’industria, analizza in questo volume edito nel 2012 da Penguin Portfolio, come sia cambiato il modo di vestire degli americani negli ultimi anni e il ruolo che hanno avuto in questo processo le catene di fast fashion come Forever 21, H&M e i discount come Target, che hanno cambiato radicalmente l’approccio al consumo di milioni di persone. Un testo che analizza sia quanto il consumismo stia costando all’ambiente, ma anche alla società e, in ultima analisi, a noi stessi. Un aspetto intimista della sostenibilità legato alla moda.
The world is on fire but we’re still buying shoes, di Alec Leach
L’approccio da redattore di Highsnobiety di Alec Leach è evidente anche in questo libro-manifesto in cui il giornalista indaga le ragioni che ci spingono a comprare e che ci rendono ciechi su quanto questo stia danneggiando il nostro pianeta. Leach afferma che la moda è intimamente legata al nostro senso di sé: fare shopping infonde un senso di ottimismo e porta le persone a pensare che gli acquisti risolveranno i loro problemi in un circolo vizioso senza fine, dove il consumismo è visto come la risposta a tutto. ll libro è corredato anche di infografiche, diagrammi e citazioni.
Wardrobe crisis, di Clare Press
La giornalista, host e podcaster Clare Press fa inizia la sua riflessione partendo dal punto di vista di chi materialmente realizza gli abiti che indossiamo, aspetto di cui oggi è sempre più difficile essere coscienti. Oggi la produzione è talmente frammentata e dislocata che è molto difficile fare delle scelte etiche in tema di rispetto dei lavoratori. Clare Press intreccia fatti e dati: racconta delle fabbriche dove si produce il grosso degli abiti che indossiamo, ma ripercorre anche la storia della moda attraverso i suoi protagonisti, da Coco Chanel a Christian Dior mescolando evidenze storiche a fenomeni appartenenti alla pop culture come la protagonista di Sex and the city Carrie Bradshaw.
Foot Work, di Tansy E. Hoskins
In questo volume del 2022 la giornalista Tansy E. Hoskins affronta il tema del costo umano e ambientale di uno specifico segmento, ovvero quello che delle scarpe e in particolare delle sneakers. Secondo i dati da lei raccolti solo nel 2018 sono state prodotte nel mondo 24 miliardi di paia di scarpa, ovvero 66 milioni ogni giorno per un anno. Un’enormità che pesa sia in termini di consumi, che di sprechi e non da ultimo, ha un costo sociale legato allo sfruttamento dei lavoratori, che devono reggere ritmi di produzione insostenibili.
Il lato oscuro della moda. Viaggio negli abusi ambientali (e non solo) del fast fashion, di Maxine Bédat
Texas, Cina, Sri Lanka, Bangladesh e Stati Uniti: queste le tappe del paio di jeans protagonista del libro in cui l’avvocatessa, imprenditrice e attivista Maxine Bédat analizza l’insostenibilità del settore tessile raccontando il viaggio di un paio di pantaloni, dal campo in cui vengono coltivate le fibre fino al magazzino di Amazon da cui verrà spedito all’acquirente finale e infine ad una discarica alle porte di Accra, in Ghana. Uno stratagemma utile ad analizzare e a rendere di facile visualizzazione le varie tappe della produzione degli abiti e le loro criticità. Dai coltivatori di cotone, la cui salute è minacciata dal precario equilibrio tra produttività e sicurezza, al lavoratori delle fabbriche cinesi costretti a maneggiare sostanze chimiche vietate in occidente fino ai magazzinieri americani, costretti a turni massacranti.
Fashionopolis: The Price of Fast Fashion and the Future of Clothes, di Dana Thomas
L’autrice, giornalista e podcaster Dana Thomas parte dall’analizzare il ruolo sociale e comunicativo della moda per capire come poter andare a sradicare i meccanismi di acquisto compulsivo provocati nei consumatori moderni dall’avvento del fast fashion. Non mancano consigli per migliorare le proprie abitudini di acquisto. Parallelamente a questo Thomas indaga sulle logiche di produzione dell’abbigliamento a basso costo, analizzando nel dettaglio pratiche come la delocalizzazione.
Sustainable Technologies for Fashion and Textiles, di Rajkishore Nayak
L’accademico vietnamita Rajkishore Nayak riflette sull’impatto dell’industria tessile sull’ambiente naturale combinando ricerche scientifiche e cronaca delle pratiche industriali. Analizza anche come la sempre crescente pressione delle regolamentazioni in termini di produzione stia sortendo i suoi effetti e delinea un quadro lucido tanto sulle criticità quanto dei progressi fatti dal comparto.
La Rivoluzione Comincia dal tuo Armadio. Tutto quello che dovreste sapere sulla moda sostenibile, di Luisa Ciuni e Marina Spadafora
Anche quello che scegliamo di indossare è un atto politico, come spiegano Luisa Ciuni e Marina Spadafora in questo volume del 2020 edito da Solferino. La preferenza che accordiamo a un marchio piuttosto che a un altro e la quantità di cose che scegliamo di comprare può fare la differenza. Le due autrici, giornalista e designer, analizzano come sono cambiati i nostri costumi in fatto di abbigliamento descrivono il panorama del tessile odierno tanto dal punto di vista delle criticità quanto delle opportunità, date ad esempio dalla tecnologia e dalla moda circolare, fornendo gli strumenti di base per poter discernere cosa è etico da cosa non lo è e poter così fare delle scelte consapevoli.