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- Ora è possibile il ritorno della foresta pluviale in Galles
- L’obiettivo è quello di piantare nuovi alberi e far sì che la natura si riprenda da sola
- Anche le comunità locali, non solo la natura, trarranno beneficio da questo progetto
L’antico splendore della foresta pluviale celtica presto sarà realtà
Riportare al suo antico splendore la foresta pluviale celtica, nell’estremo sud-ovest del Galles, è l’obiettivo del progetto del Wildlife trust of South and West Wales (Wtsww). Per la realizzazione della più recente espansione della foresta pluviale nel Regno Unito è stato previsto il miglioramento degli habitat e la ricreazione della foresta pluviale temperata a Trellwyn Fach, vicino alla costa del Pembrokeshire, strategicamente posizionato per collegare i pochi frammenti di foresta restanti nelle vicinanze.
Il progetto è stato finanziato grazie ad una donazione di 38 milioni di sterline da Aviva, una compagnia assicurativa londinese. L’intero progetto fa parte di un programma più ampio di rewilding britannico con lo scopo di contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici, rimuovendo l’anidride carbonica dall’atmosfera, e aiutando la natura a ritrovare il suo splendore originario. Altri progetti, infatti, sono già stati annunciati nel Devon, nel Galles del Nord e nell’isola di Man.
Un prezioso habitat per la lotta ai cambiamenti climatici
Le foreste pluviali temperate crescono in aree caratterizzate da abbondanti precipitazioni, un elevato tasso di umidità e una bassa variazione annuale della temperatura. Al mondo questa tipologia di foresta si trova nelle zone con climi umidi oceanici, ad esempio la costa nord occidentale del Nord America (dalla California all’Alaska), nelle isole britanniche, in Nuova Zelanda e in Cile. In Gran Bretagna un tempo si estendevano su ampie zone della fascia costiera occidentale, ma la maggior parte di questi preziosi habitat – con un enorme potenziale di stoccaggio della CO2– sono andati perduti a causa della deforestazione e ora ricoprono solamente l’uno per cento del territorio. Il programma di rigenerazione punta proprio a invertire questa perdita.
Al momento la zona presa in considerazione per la rigenerazione forestale è di circa 59 ettari, in gran parte composta da praterie di segale pascolate dalle pecore, e con uno scarso livello di biodiversità. La punta meridionale della zona si collega con un residuo di foresta pluviale celtica, conosciuto come bosco della valle di Gwaun, mentre l’estremità settentrionale si estende sulle brughiere del monte Dinas.
Non solo alberi ma un ritorno di moltissime specie
Il potenziale di miglioramento dell’habitat e della fauna è molto elevato, secondo quanto afferma il Wtsww, che ha in programma di combinare le piantumazioni con la rigenerazione naturale dell’ecosistema, in modo da accrescere la connettività forestale e proteggere i boschi ancora esistenti. Due terzi del sito diventeranno boschi di latifoglie, saranno infatti piantate specie come la quercia (Quercus), il tiglio (Tilia cordata) e il sorbo selvatico (Sorbus torminalis), così da poter supportare anche la presenza di muschi, epatiche, licheni e felci, inoltre, potranno diventare la casa di animali e altre forme vegetali.
Non tutto il sito verrà piantumato poiché le aree umide, ricche di fauna selvatica e vita vegetale, saranno conservate. “Tempi entusiasmanti per la comunità locale”, afferma Sarah Kessel, amministratore delegato di Wtsww, “questo sito è in una posizione strategica nella valle di Gwaun, poiché è collegata ai resti di foresta pluviale celtica ci da la possibilità di proteggere ed estendere questo straordinario habitat”.
Le comunità locali parte integrante del progetto
Non sarà solamente la natura a giovare di questo programma ma anche le comunità locali. Infatti, le comunità del Pembrokeshire saranno strettamente coinvolte nel progetto, sia con progetti per il volontariato che con opportunità di istruzione e impiego, ma avranno anche un migliore accesso alla natura. Verrà costruita una pista ciclabile che attraverserà tutto il sito e creati diversi sentieri escursionistici fino al monte Dinas.
Il team di conservazione del Trust monitorerà costantemente i cambiamenti nella biodiversità attraverso indagini sia sugli habitat che sulle specie, tra cui i censimenti degli uccelli nidificanti e i monitoraggi delle farfalle. “Siamo orgogliosi di vedere un nuovo sito all’interno del progetto di ripristino della foresta pluviale, aiutando il Galles ad essere pronto e preparato per la salvaguardia del clima”, sono le parole di Leah Ramoutar, direttrice della sostenibilità ambientale di Aviva.
Il sito di Trellwyn Fach riuscirà a mettere in comunicazione i residui di questo prezioso habitat, ristabilendo i corridoi naturali a beneficio della fauna selvatica, aggiungendo anche un pizzico in più di bellezza naturale a questa regione del Galles.