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L’aeroporto di Francoforte, il più grande e trafficato della Germania con quasi 60 milioni di passeggeri lo scorso anno, nella mattinata di giovedì 25 luglio è stato costretto a sospendere temporaneamente i voli. Sei attivisti per il clima di Letzte Generation (Ultima Generazione), infatti, sono riusciti a tagliare una recinzione e arrivare nei pressi delle piste, incollandosi le mani all’asfalto e mostrando cartelli con la scritta “Il petrolio uccide”.
La società che gestisce l’aeroporto, attorno alle 9:30 del mattino, ha diramato una nota per annunciare la graduale ripresa delle operazioni, invitando però i passeggeri a verificare lo stato del proprio volo prima di raggiungere la struttura. Un portavoce ha fatto sapere che, sui circa 1.400 voli in programma per la giornata di giovedì, circa 140 sono stati cancellati.
“Gli aeroporti sono luoghi in cui diventa evidente che oggi non possiamo più permetterci ciò che in passato era considerato normale. Gas e carbone minacciano la nostra esistenza”, scrive su X Letzte Generation.
Soltanto il giorno prima, altri attivisti dell’organizzazione avevano messo in atto una protesta simile all’aeroporto di Colonia-Bonn: tre di loro sono stati arrestati. Ma sono stati presi di mira dagli ambientalisti anche gli aeroporti di Oslo, Barcellona e Helsinki. In Germania, Ultima Generazione chiede al governo di perseguire un accordo globale per abbandonare entro il 2030 petrolio, gas e carbone, i principali responsabili dell’aumento dei gas serra in atmosfera e dunque della crisi climatica in corso.