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BOLOGNA – ‘Amano’ i tombini, dove si accumula l’acqua piovana: sono il luogo preferito dalle zanzare per deporre le uova e allora si prova a renderli il più possibile ‘scomodi’ o inospitali. Ogni mese il Comune di Bologna piazza un larvicida in oltre 90.000 tombini su aree pubbliche (per esempio scuole e parchi) e nelle caditoie stradali, le fessure che si trovano sul ciglio dei marciapiedi. Il tutto monitorato da un sistema elettronico satellitare per sapere in tempo reale le vie e le aree pubbliche trattate e per controllarne l’efficacia. I trattamenti larvicidi nei canali vengono effettuati ogni 15 giorni. E “si può affermare che oltre il 95% dei tombini comunali non genera zanzare”, rivendica Palazzo D’Accursio. Basta a farmarle? No. E così anche quest’anno si ricorre alla nuova tecnica di immissione nell’ambiente di maschi sterili di zanzara tigre: sono innocui, non pungono ma accoppiandosi con le femmine le rendono incapaci di deporre uova fertili e quindi ne bloccano la riproduzione. Se ne occupa il Centro agricoltura ambiente di Crevalcore e l’intervento va in parallelo al trattamento con prodotti biologici dei tombini in aree pubbliche e nei cortili privati in collaborazione con i cittadini.
Il piano “di lotta” alla zanzara tigre prevede un passaggio nei cortili privati “porta a porta”, con rimozione dei focolai, trattamento larvicida biologico e consegna gratuita di un prodotto larvicida. Il porta a porta serve, spiega il Comune, a “ridurre la produttività di zanzare del territorio in modo da contenere il numero dei maschi sterili da rilasciare”. Che ‘decolleranno’ due volte a settimana (indicativamente lunedì e giovedì), da maggio a fine settembre, da un’auto riconoscibile da un lampeggiante e targhe identificative. Per la precisione, verranno rilasciati tra i 50 e i 120 mila maschi sterili prodotti nell’allevamento del Centro Agricoltura Ambiente.
E, a quanto pare, la cosa funziona: il combinato disposto del trattamento con prodotti biologici dei tombini nelle aree pubbliche e nei cortili privati in collaborazione con i cittadini, assieme al rilascio dei maschi sterili ha fatto riscontrare -nei primi quattro anni di sperimentazione- una riduzione della densità di uova fertili di zanzara tigre del 55-60%, confermando la validità della prevenzione basata sulla lotta integrata biologica “e sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione”. E’ dunque pronta anche quest’anno la ‘campagna’ del Comune di Bologna per contenere la proliferazione della zanzara tigre e di quella comune. I trattamenti, iniziati ad aprile, saranno eseguiti a cadenza mensile fino ai primi di ottobre. L’amministrazione ricorda che la zanzara è un insetto stagionale che si riesce a contenere in particolare quando è in stato larvale, mentre è ben più difficile riuscirci quando l’insetto è adulto, “richiedendo insetticidi che sono maggiormente tossici e dannosi”.
Fondamentale è l’aiuto dei privati “senza il quale anche le azioni messe in campo dall’amministrazione nelle aree pubbliche verrebbero vanificate”: devono evitare i ristagni d’acqua e fare il trattamento dei tombini con cadenza mensile (da aprile a ottobre) utilizzando i prodotti larvicidi. Nelle Farmacie comunali e associate a Federfarma sono disponibili i prodotti e le informazioni per il loro utilizzo. I prodotti sono reperibili anche nella grande distribuzione e nei negozi specializzati. Nei condomini, nelle aree dove delle attività produttive e in ogni spazio di socialità all’aperto, i proprietari privati possono fare prevenzione in autonomia oppure incaricando un’impresa.
Grazie al supporto delle Guardie ecologiche volontarie i cittadini possono inoltre stipulare con il Comune dei Patti di collaborazione e ricevere gratuitamente il prodotto biologico necessario per effettuare due trattamenti larvicidi. Ma il patto di collaborazione non deve coinvolgere un solo condominio, bensì almeno cinque edifici di grandi dimensioni o otto se di piccole dimensioni.
Un’ordinanza specifica prevederà anche quest’anno delle regole in caso si ricorra a interventi adulticidi con rilascio di insetticida in atmosfera. L’obiettivo dell’ordinanza è di incentivare i trattamenti larvicidi preventivi. Un intervento di emergenza va attuato soltanto in caso di vera necessità, quando il numero di zanzare è molto alto, perché abbatte la presenza di insetti adulti solo per poco tempo, costa di più e ha un impatto maggiore sull’ambiente. Quando un proprietario deve eseguire un intervento adulticida lo deve comunicare ad Ausl con almeno cinque giorni di anticipo compilando il modulo online. Occorre allegare una dichiarazione in cui siano indicate l’area dove si intende eseguire l’intervento, il giorno e l’ora. I trattamenti adulticidi negli spazi privati devono inoltre rispettare alcune prescrizioni e modalità di esecuzione. Come ad esempio segnalare che si procederà con dei cartelli e effettuare i trattamenti al tramonto o di notte o nelle prime ore del mattino; Nelle aree dove sono stati registrati casi di malattia importati (diffusione di virus come Dengue, Chikungunya e Zika), il Comune svolge un trattamento capillare in area pubblica e privata entro 24 ore dalla segnalazione (come previsto dal Piano nazionale di sorveglianza) o nei luoghi di affluenza serale delle persone (se è presente il virus West Nile).