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ROMA – “Vedo ovunque nella natura, ad esempio negli alberi, capacità d’espressione e, per così dire, un’anima”. Lo ha detto Vincent van Gogh, che ha fatto della natura la protagonista assoluta delle sue opere. L’artista parla di un’anima, che oggi sta scomparendo. A chi il compito di salvarla? Di certo, non un gruppo di supereroi come vediamo al cinema. Ma a noi essere umani. A volte si ha la sensazione che la natura sia un concetto astratto e che siano solo quei boschi di un verde brillante che vediamo sullo schermo. In realtà la natura sta in mezzo a noi, ha un rete segreta di connessioni che ci unisce. Ed è qui che c’è vita.
In occasione della Giornata della Terra (22 aprile), oggi debutta su Netflix ‘Un mondo di vita’ (titolo originale ‘Our living world’) della squadra vincitrice dell’Emmy Award che ha realizzato ‘Our Great National Parks’. Una docu-serie che attraversa il mondo per mostrare le straordinarie creature e gli ecosistemi, grandi e piccoli, che lavorano insieme per contribuire a ripristinare e sostenere il mondo vivente. “L’intero pianeta è il nostro sistema di supporto alla vita. Abbiamo bisogno che funzioni bene per la nostra sopravvivenza. E per questo abbiamo bisogno che la natura funzioni”, dichiara il filmmaker James Honeyborne. Quattro episodi che riempiono di meraviglia e stupore gli occhi di chi li guarda, merito anche della fotografia che ha il potere di far sentire lo spettatore parte di quei posti fatti di colori, di silenzio, di istinti animali e di vita. A condurre il viaggio è il premio Oscar Cate Blanchett con la sua inconfondibile voce.
UN MONDO DI VITA, UN MONDO DI MERAVIGLIA IN 4 EPISODI
Episodio 1: ‘L’incredibile rete della natura’
Il primo episodio è ambientato a Sauraha, in Nepal. È l’ora di punta e un rinoceronte intralcia il traffico. Il suo viaggio è simbolo del modo in cui la vita sul Pianeta è interconnessa e di come queste connessioni si estendano in ogni angolo della Terra. Dal Nepal alle pianure dell’Artico dove un cucciolo di renna deve imparare a camminare per sfuggire alle aquile e ai lupi affamati: la danza tra predatori e prede assicura che i pascoli rimangano in movimento e che la neve resti a terra per riflettere il calore del sole nell’atmosfera. Questo sistema di raffreddamento dà il via ad una reazione a catena: la stagione delle piogge in Africa crea un’oasi per gli ippopotami. In Amazzonia gli alberi di noci del Brasile nutrono le creature che diventano prede per i giaguari in caccia e le carcasse che questi felini lasciano permettono a un’incredibile rete mondiale di funghi di bloccare il carbonio nelle profondità del sottosuolo. È un ciclo epico di azioni e conseguenze che alimenta ogni parte della vita.
Episodio 2: ‘Il ritmo della vita’
In un mondo in continuo mutamento, le opportunità sono sempre a portata di mano. Ma il tempismo è tutto e, dai millisecondi ai millenni, la natura deve essere sincronizzata. Le creature di tutto il mondo si affidano a ritmi antichi per sopravvivere: una leonessa sa che deve cacciare al crepuscolo per evitare l’esaurimento da calore e i granchi violino devono inscenare la loro stravagante danza di accoppiamento tra il flusso e riflusso delle maree che coprono le loro tane. La migrazione è altrettanto essenziale per la sopravvivenza di specie come le salamandre, che tornano alle loro vasche di riproduzione, ma alcune creature – come i coccodrilli confinati in una minuscola oasi nell’arido deserto del Sahara dove l’acqua è diventata sempre più scarsa per via di un’oscillazione della rotazione del Pianeta – devono adattarsi alla posizione che è stata loro assegnata. E mentre i cambiamenti climatici causati dall’uomo minacciano di sconvolgere gli schemi di tutte le specie della Terra, la lepre delle nevi, che cambia colore, si ritrova bloccata tra le stagioni con un bisogno di evolversi o di morire.
Episodio 3: ‘Punto di rottura’
La natura funziona meglio quando la vita è al passo con i numerosi ritmi del Pianeta. Alcune specie si affidano persino ai fenomeni naturali: la lava delle eruzioni sottomarine crea nuove isole vulcaniche che diventano oasi ricche di sostanze nutritive per gli squali martello e le valanghe sulle Montagne Rocciose suonano come un campanello d’allarme per un ghiottone affamato. Ma cosa succede quando l’attività umana altera il ritmo del nostro Pianeta? Gli scimpanzé lottano per trovare acqua potabile in Africa, dove gli incendi sollevano la sabbia del deserto nell’atmosfera e i venti la trasportano a nord per depositarla sui ghiacciai e sulle calotte glaciali. Quando il ghiaccio si riscalda e si scioglie, gli orsi polari sono costretti ad entrare in un nuovo territorio dove devono affrontare nemici sconosciuti. Orde di meduse intasano i mari, la cui crescita è alimentata dal riscaldamento delle temperature oceaniche. Ma a Miami c’è un barlume di speranza: con gli uragani sempre più potenti e frequenti, le lucertole si stanno adattando per sopravvivere. Chissà se il resto del mondo vivente riuscirà a seguire il loro esempio…
Episodio 4: ‘Verso il recupero ambientale’
La natura può aiutare a guarire il mondo, ma necessita di una possibilità. Nel Pacifico Nord-Occidentale la corsa annuale dei salmoni si scontra con città, dighe e strade. Per mantenersi in salute, l’ecosistema forestale ha bisogno della sopravvivenza dei salmoni e, in tutto il Pianeta, alcune delle specie e degli habitat più minacciati devono affrontare una sfida simile. In Africa gli elefanti minacciati dai bracconieri fertilizzano e mantengono la foresta pluviale, permettendo agli alberi di trattenere il carbonio che riscalda il Pianeta. In Australia le volpi volanti sono state spinte negli ambienti urbani dagli incendi, ma stanno lavorando per ripristinare le loro foreste incenerite impollinando e distribuendo innumerevoli semi ogni giorno. La conservazione delle antilopi Saiga ha portato alla rinascita delle loro praterie native nella steppa tra l’Europa e la Cina, mentre il ritorno dei giaguari, grazie a un progetto di ‘rewilding’ (in sostanza è la reintroduzione di alcune specie animali nel loro rispettivo habitat) nelle zone umide dell’Argentina, sta tenendo sotto controllo l’ecosistema dell’area. Dalle api alle lontre marine, dalle balene alle tartarughe, queste preziose creature non stanno solo lottando per il loro futuro ma anche per quello degli esseri umani.
UN MONDO DI VITA, LA NATURA RIGUARDA TUTTI
La natura riguarda tutti, nessuno escluso. “Ogni parte di natura selvaggia è importante. Quindi, è necessario comprendere che la protezione della natura, che sia il giardino di casa o anche delle piante sul davanzale della finestra. Ogni nostra azione ha delle conseguenze. Ognuno di noi può seguire una serie di regole pratiche ma la cosa più importante è la consapevolezza che anche noi siamo parte di questo sistema”, sottolinea James Honeyborne.