Paul Watson, attivista e fondatore di Sea Shepeherd, è stato arrestato in Groenlandia

Lifegate

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L’attivista 73enne impegnato nella lotta alla caccia alle balene è stato ammanettato a Nuuk su un mandato d’arresto emesso dalla Guardia costiera giapponese. Rischia l’estradizione.

L’ambientalista Paul Watson è stato arrestato domenica in Groenlandia con l’accusa di condurre presunte attività per ostacolare la caccia alle balene in Antartide. Il 73enne americano e fondatore di Sea Shepherd rischia ora l’estradizione in Giappone per aver tentato di intercettare una nuova baleniera messa in acqua pochi mesi fa dal Paese asiatico, che secondo Watson servirà a Tokyo per ampliare verso nord il raggio del sue attività di pesca. Una decisione “politicamente motivata”, sostengono gli ambientalisti.

L’arresto di Paul Watson

Secondo quanto circolato, Watson è stato arrestato dalla polizia groenlandese non appena la sua nave ha attraccato nel porto di Nuuk, capitale della Groenlandia. La nave della Captain Paul Watson Foundation, insieme a un equipaggio di 25, era partita da Dublino e stava dirigendosi verso l’oceano Pacifico settentrionale per intercettare una nuova, enorme, baleniera di progettazione giapponese. Nel video diffuso online si vede chiaramente la polizia salire a bordo della nave e portare via Watson in manette.

Secondo quanto comunicato dalla polizia locale, gli ufficiali avrebbero agito sulla base di un mandato di cattura internazionale emesso dalle autorità giapponesi. Ora Watson sarà portato davanti a un tribunale distrettuale con la richiesta di trattenerlo, mentre verrà presa la decisione sulla sua possibile estradizione in Giappone, hanno aggiunto gli agenti.

La Sea Shepherd ha sollevato parecchi dubbi sulle informazioni precedenti all’arresto, che ha definito “politicamente motivato”. Su Watson, infatti, pendeva un Red notice, precedentemente emesso dall’Interpol che però, secondo gli avvocati dell’associazione, era stato ritirato. Un Red notice è un avviso dell’Interpol – l’organizzazione internazionale che coordina le attività condotte nel mondo dalle forze di polizia dei vari Stati nazionali – che ha lo scopo di far individuare e arrestare provvisoriamente una persona ricercata da un determinato Paese per metterla a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di una richiesta di estradizione: “Sembra che il Giappone abbia reso la nuova richiesta confidenziale per facilitare il viaggio di Paul allo scopo di effettuare un arresto”, continua la dichiarazione. La Guardia costiera giapponese ha detto alla Cnn di essere a conoscenza delle operazioni. L’Interpol aveva emesso un Red notice per Watson nel settembre 2012, due anni dopo che l’autorità marittima giapponese aveva emesso un mandato di arresto nei suoi confronti.

La nuova baleniera giapponese

Le nuove attività anti-caccia alle balene della Captain Paul Watson Foundation erano dirette verso la Kangei Maru, una nave container da 48 milioni di dollari finalizzata alla caccia e alla conservazione della carne di balena inaugurata dal Giappone solo qualche mese fa. Il Giappone resta, insieme alla Danimarca e all’Islanda, uno degli ultimi Stati in cui questa pratica è legale. Tokyo l’ha ripristinata a scopi commerciali nel 2019 dopo oltre 30 anni di stop imposto da una moratoria della International Whaling Commission (Iwc). Il Giappone aveva continuato a praticarla sostenendo che fosse “a scopo di ricerca scientifica”, prima di ritirarsi dalla Iwc. Un articolo scritto proprio da Watson per LifeGate ne aveva parlato alcuni anni fa.

Chi è Paul Watson

Paul Watson fu fra i primi a aderire a Greenpeace, la più nota e vasta rete di attivisti per l’ambiente al mondo. In seguitò fondo la Sea Shepherd Conservation Society, organizzazione che opera della salvaguardia della fauna ittica e degli ambienti marini. Gli attivisti che ne fanno parte, che si definiscono eco-pirati, si sono sempre distinti per l’azione diretta e talvolta controversa. Negli anni, utilizzando navi che battono bandiera olandese, la Sea Shepherd ha cercato di ostacolare la caccia alla balena attaccando le baleniere, soprattutto quelle giapponesi.

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Il capitano Paul Watson

Questo tipo di attività hanno portato a numerose cause legali, molte delle quali hanno coinvolto direttamente Watson. Nel 2012, è stato arrestato in Germania sulla base di un mandato di arresto internazionale emesso dalla Costa Rica, che lo accusava di aver messo in pericolo un peschereccio al largo delle coste del Guatemala nel 2002. Nel 2013, invece, una richiesta di ingiunzione da parte dell’Istituto giapponese di ricerca sui cetacei e della società giapponese Kyodo Senpaku Kaisha, accordata dalla Corte distrettuale degli Stati Uniti ha proibito alla Sea Shepherd di avvicinarsi a meno di 500 metri dalle baleniere. A causa dell’ingiunzione, Watson si è dimesso da presidente e direttore esecutivo della negli Stati Uniti e da presidente in Australia.

 

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