Pesci marci, vernice e liquame: il ritorno in piazza dei Fridays for Future contro il cambiamento climatico – Foto e video

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Gli attivisti hanno manifestato in tutta Italia: «Non c’è più tempo, il momento è ora». Momenti di tensione a Torino, Milano e Genova

«Non c’è più tempo, il momento è ora». In tutta Italia gli attivisti per la giustizia climatica di Fridays for Future hanno sfilato in lunghi cortei per riportare l’attenzione sul cambiamento climatico. «Comunità energetiche, trasporti capillari, servizi pubblici per città vive e accessibili»: sono queste le richieste di migliaia di giovani che hanno riempito le strade di ogni regione. «Con la guerra e le molteplici crisi che stiamo vivendo, le grandi aziende del fossile hanno accumulato enormi extraprofitti, mentre dilaga la povertà energetica. Ma la partita non è finita», spiegano gli ambientalisti. «Possiamo ribaltare la situazione e costruire l’alternativa. Questo sciopero darà nuova luce alla rabbia: saremo energia creativa e propositiva, renderemo concreto l’immaginario delineato dall’Agenda Climatica», aggiungono. In alcune città ci sono stati diversi gesti dimostrativi di protesta: da Milano dove è stato lanciato del liquame sulla sede dell’Enel ai pesci marci contro la Regione Piemonte alla fontana di Genova imbrattata di verde, che ha provocato l’ira del presidente Giovanni Toti.

Le azioni dimostrative a Milano

Un momento di tensione durante il corteo di Milano è stato a largo Cairoli dove alcuni manifestanti si sono staccati dal grosso dei partecipanti e si sono diretti con bombolette spray alla mano verso la storica sede della Cariplo, oggi Intesa Sanpaolo. La Polizia è intervenuta bloccandogli la strada e, secondo quanto riferito in questura, non ci sarebbe stato alcun contatto. In precedenza, nei pressi di un’ex sede Enel in via Broletto è stato lanciato del liquame. Poi all’arrivo in piazza Duca d’Aosta, gli studenti hanno preso di mira palazzo Pirelli. Due manifestanti si sono arrampicati sul cancello dell’ingresso che dà sulla piazza, accendendo fumogeni. Un gruppetto di attivisti ha poi esibito uno striscione con scritto che «il trasporto pubblico è ad un binario morto», mentre le forze dell’ordine in tenuta antisommossa si sono schierate davanti alla cancellata. «Oggi il nostro corteo aveva l’intento molto chiaro di andare alla Regione a parlare con chi ci dovrebbe rappresentare», ha detto uno dei portavoce al megafono. A terra hanno ricreato delle rotaie con un cartello di sbarramento e un gruppetto di manifestanti vi si è seduto intorno.

I pesci marci davanti alla Regione Piemonte

A Torino i manifestanti hanno lanciato diversi pesci marci davanti alla sede della Regione Piemonte per dimostrare come l’istituzione sia «un pesce fuor d’acqua contro la siccità» e per lanciare un messaggio contro «l’inerzia del potere rispetto all’emergenza climatica». «Nonostante le mille promesse non ci sono ancora soluzioni per la crisi climatica», denuncia uno dei portavoce di Fridays for future. Successivamente, gli attivisti hanno fatto anche un minuto di silenzio per tutte le minoranze che subiscono discriminazioni.

Imbrattata la fontana di Genova: la rabbia di Toti

A Genova gli attivisti hanno riempito di vernice verde la fontana di piazza De Ferrari. Dura la replica del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha stigmatizzato il gesto. «Cari ragazzi, imbrattare la fontana di piazza De Ferrari con 50 litri di vernice aiuta davvero l’ambiente?», ha scritto sui suoi canali social. Non si è fatta attendere la risposta di Fridays for future: «Da una parte c’è il presidente di Regione influencer che alimenta odio invece di fare quello per cui viene pagato», dichiarano. «Dall’altra – aggiungono – ci siamo noi, givoani senza futuro, che usiamo coloranti ecologici e scendiamo in piazza per la giustizia climatica e veniamo cagati dal potere solo se serve per strumentalizzarci». A unirsi è anche Extinction Rebellion Liguria che sui propri canali spiegano il significato dell’azione: «Lo abbiamo fatto perché l’acqua pulita e che esce rigogliosa da questa fontana non rispecchia la realtà. Questo simbolo di ricchezza è un’illusione che maschera la crisi idrica che opprime sempre di più il nostro paese». E riferiscono che la sostanza usata è «la Fluoresceina sodica che viene utilizzata per tracciare la presenza di corsi d’acqua nelle tubazioni di scarico ed in campo medico».

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