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ROMA – “La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione”. Lo dichiara il ministro per la protezione civile Nello Musumeci, assicurando che “il governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali”. La dichiarazione del ministro per la protezione civile arriva dopo alcuni giorni di intenso lavoro tra il dipartimento nazionale, l’Istituto di geofisica e vulcanologia e la commissione Grandi Rischi.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha infatti acquisito il parere della Commissione Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico, riunitasi il 27 e 28 ottobre su richiesta del Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, per un ulteriore approfondimento tecnico-scientifico sui fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei. Nel corso della riunione la Commissione ha iniziato le audizioni di una serie di esperti, italiani e stranieri, con esperienza specifica sui Campi Flegrei.
In base a quanto emerso e alle valutazioni compiute, la Commissione rileva che l’insieme dei risultati scientifici rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo. In particolare, ritiene che il quadro complessivo – pur se non di univoca interpretazione – faccia comunque emergere la possibilità che i processi in atto possano evolvere ulteriormente. La Commissione, pertanto, ritiene opportuno che sia le attività di monitoraggio da parte dei centri di competenza, sia le attività di prevenzione da parte delle varie componenti del Servizio Nazionale di Protezione Civile si intensifichino ulteriormente e si preparino all’eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto all’attuale giallo.
Il Dipartimento, sulla base delle valutazioni della Commissione Grandi Rischi relative in particolare all’interconnessione tra il fenomeno bradisismico e la possibile evoluzione dell’attività vulcanica, ha chiesto ai Centri di Competenza, e in particolare all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, di implementare e perfezionare ulteriormente il sistema di monitoraggio, così da essere capace di rilevare in modo tempestivo una variazione dello stato del vulcano connesso alla possibile risalita di magma.
“Il Sistema Nazionale di Protezione Civile – dichiara il Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio – continuerà e intensificherà le attività che già sta portando avanti rispetto al rischio sismico e al rischio vulcanico in area flegrea, in particolare con il pieno coinvolgimento della Regione Campania, della Prefettura -UTG di Napoli e dei Sindaci dei comuni flegrei, anche rispetto all’eventualità di un passaggio a livello di allerta superiore”.
Vale la pena infatti ricordare che già dal 2012, in relazione all’innalzamento di alcuni parametri di monitoraggio, il livello di allerta sui Campi Flegrei è giallo e che in particolare nelle ultime settimane la situazione è seguita con ancora maggiore attenzione, come testimonia il Decreto Legge 12 ottobre 2023, n. 140, emanato dal Governo per dare una risposta organica al fenomeno del bradisismo con misure di prevenzione strutturali e non strutturali.
Lo scorso venerdì si è riunito il Comitato Operativo Nazionale della Protezione Civile per fare il punto sullo stato del vulcano e sul coinvolgimento e l’attivazione dei diversi livelli e articolazioni del Servizio nazionale, nell’ambito della pianificazione per il rischio vulcanico. A tale proposito, nei prossimi giorni proseguiranno le attività per l’aggiornamento dei piani di settore, mentre la Commissione Grandi Rischi continuerà a seguire costantemente l’evoluzione della situazione attraverso riunioni periodiche e nuove audizioni.
In tale contesto un tema particolarmente importante è quello relativo alla percezione del rischio, in quanto le valutazioni della Commissione impongono ancora maggiore cautela e un chiaro richiamo all’incertezza sulla possibile evoluzione dei fenomeni, così che le istituzioni locali e i cittadini possano raggiungere la consapevolezza necessaria a prepararsi adeguatamente rispetto a possibili nuove azioni di prevenzione, in particolare per la zona rossa.
SINDACO BACOLI: NOTIZIA ALLERTA ARANCIONE GENERA IL PANICO
“Lo stato di allerta arancione significa evacuazione spontanea e chiusura dei Campi Flegrei agli afflussi esterni, quindi a turisti e quant’altro. Già soltanto la diffusione di queste notizie creerà ulteriore panico”. Lo afferma il sindaco di Bacoli (Napoli) Josi Gerardo Della Ragione parlando, nel corso di un’audizione della commissione Ambiente della Camera, dell’annuncio del ministro della Protezione civile Nello Musumeci di un possibile passaggio al livello di allerta arancione.
Per Della Ragione “è evidente che in una realtà a forte vocazione turistica si debba anche cominciare a pensare a un sostegno all’economia del settore turistico del nostro territorio, penso agli alberghi, alle attività ricettive. Sarà abnorme – sottolinea – l’onta che la nostra comunità riceverà e, se la gente non scapperà per il bradisismo, fuggirà per la crisi economica e sociale che se ne potrà determinare a causa dell’impossibilità di far giungere i turisti nel nostro territorio o, come sta già accadendo, dalla notizia che si possa passare al livello arancione”.
CASO (M5S): PAROLE MUSUMECI PREOCCUPANTI, SI RISCHIA IL CAOS
“Le dichiarazioni del Ministro Musumeci in merito a un possibile passaggio dell’area flegrea in stato di pre-allerta arancione sono gravi e rischiano di generare panico tra i cittadini, già pesantemente stressati dagli sciami sismici degli ultimi mesi. Convinti che una comunicazione attenta e ponderata sia fondamentale in un momento così delicato, chiediamo pertanto al Ministro quali evidenze hanno spinto la Commissione Grandi Rischi a ipotizzare un cambio di colore che, se si dovesse verificare, avrebbe un forte impatto nell’intera area sia per quanto riguarda il tessuto sociale che quello economico”. Così il deputato del Movimento 5 Stelle Antonio Caso, a margine dei lavori in Commissione Ambiente.