A Milano arriva il meglio della Svizzera innovativa, quella che non ti aspetti

Lifegate

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Si chiama House of Switzerland e ospiterà le eccellenze di tecnologia, innovazione e sostenibilità targate Svizzera. Per scoprire il sapere di frontiera.

Vicine da sempre, Italia e Svizzera, si sono però mai veramente comprese? Questi due paesi confinanti si conoscono? E se sì, cosa pensano l’uno dell’altro? A farsi queste domande lecite, se pensate che in Svizzera ci sono circa 80mila frontalieri e che 300mila italiani vivono oltre confine e 35mila svizzeri abitano in Italia è stato proprio il paese neutrale per eccellenza, l’unico che ha la bandiera quadrata e non rettangolare come tutti gli altri, conosciuto per il cioccolato, le montagne, il formaggio con i buchi e ogni altro stereotipo vi venga in mente. Dalle risposte è nata l’idea di House of Switzerland una casa itinerante che ha già fatto tappa a Stoccarda lo scorso anno luogo di incontro dove raccontare la versione meno nota del paese.

Si tratta di una piattaforma temporanea di networking e comunicazione che promuove la visibilità della Svizzera in importanti regioni limitrofe e rafforza e sviluppa le relazioni con i partner europei. La House è un incubatore per discutere di nuove cooperazioni e prospettive comuni nel paese vicino.

Cos’è House of Switzerland?

A Milano quindi, dal 26 aprile al 12 giugno 2022, avremo la possibilità di scoprire un’altra Svizzera grazie a incontri incentrati sui temi dell’innovazione, della sostenibilità, dell’arte e della cultura. La sede scelta non è casuale: si tratta, nel quartiere centrale di Brera, della Casa degli artisti che, seppur giovane, è già un punto di riferimento a Milano per chi ama approfondire e non rimanere sulla superficie del mondo dell’arte e del pensiero in generale.

Lo scopo, per tutti gli eventi in programma, vuole essere quello di creare connessioni e relazioni di valore tra due paesi vicini, di scambiarsi best practice in ambiti in cui entrambe eccellono, anche per via delle proprie fruttuose collaborazioni. Per un progetto così ambizioso hanno lavorato in tanti: “House of Switzerland” è frutto dell’intero “Team Svizzera”: oltre Presenza Svizzera, l’Ambasciata Svizzera a Roma e il Consolato Generale di Svizzera a Milano in collaborazione con i partner strategici Svizzera Turismo, Switzerland Global Enterprise/Swiss Business Hub Italia e Pro Helvetia.

House of Switzerland
House of Switzerland alla Casa degli artisti di Milano dal 26 aprile 2022 © Casa deggli artisti

Cosa succederà in questa casa?

Un luogo piacevole in centro città per incontrare persone e scambiare idee. Ispirato al concetto popolare dei negozi pop up, House of Switzerland, seppur temporanea, sarà un luogo aperto a Milano perché, anche se le piattaforme virtuali stanno diventando sempre più importanti, l’esperienza ha dimostrato che non c’è nessun sostituto per gli incontri faccia a faccia e le esperienze sul posto. Questo felice ritorno alle vecchie modalità è già un incentivo a partecipare. Ma concretamente, cosa troveremo alla Casa degli artisti dal 26 aprile 2022? Oltre 30 eventi tra mostre, dibattiti, lezioni, workshop che racconteranno il paese partendo da ambiti finora poco esplorati e conosciuti, specie dal pubblico italiano.

House of Switzerland
House of Switzerland Milano, via Tommaso da Cazzaniga dal 26 aprile 2022 © Casa deggli artisti

Per una Svizzera del sapere

Non è immediato accostare la Svizzera al tema di “ricerca e sviluppo”, ma il paese vi investe molto quasi il 3,4 per cento del proprio prodotto interno lordo e con risultati notevoli: un asset fondamentale quindi di cui vale la pena parlare, come verrà fatto in molti degli incontri in House of Switzerland. Tra gli aspetti da considerare c’è la cooperazione internazionale proprio nell’ambito della ricerca: la Svizzera ha un grado di internazionalizzazione molto elevato e partecipa ad alcuni dei programmi di ricerca più importanti. Quali?

Il Cern di Ginevra

Per esempio il Cern, il Centro europeo per la ricerca nucleare, che ha sede a Ginevra, assicura la cooperazione tra gli stati europei nel campo della fisica nucleare e delle particelle e promuove con il suo acceleratore di particelle Large Hadron Collider LHC la ricerca di punta nel campo della fisica ad alta energia. Ci piace ricordarlo proprio in questo momento storico perché il Cern è una creatura dell’Unesco che lavora dal 1956 per capire l’universo e genera scienza a favore della pace. È un modello di come si possa collaborare per l’eccellenza tra stati, culture e scienziati di ogni parte del mondo. Anche per questo, dall’8 marzo 2022 la Russia è stata esclusa dalle collaborazioni e dai progetti.

L’Esa, l’Agenzia spaziale europea

La Svizzera collabora inoltre all’Esa (Agenzia spaziale europea), specie in progetti dedicati alla prevenzione delle catastrofi naturali e tecnologiche e all’Eureka, un’iniziativa tramite la quale le industrie e gli istituti di ricerca dei paesi europei e la Commissione europea sviluppano e sfruttano tecnologie vitali per una competitività globale e una migliore qualità della vita.

Cern, Svizzera
Cern, Acceleratore di particelle – Large Hadron Collider LHC © Ronald Patrick/Getty Images

L’Ocse, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa

Un altro plus svizzero? I dati Ocse, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, parlano chiaro: la Svizzera occupa i primi posti per quanto riguarda la spesa destinata all’istruzione per studente. Questo sforzo economico si trasforma poi in un’offerta di qualità specie universitaria e superiore per chi decide di formarsi in Svizzera e, a ruota, in eccellenze sia di persone che di progetti. È particolarmente evidente se si visitano i due politecnici federali svizzeri: l’Eth di Zurigo e l’Epfl di Losanna. Qui gli studenti hanno la possibilità di mettere in pratica concretamente le nozioni ricevute, un esempio? La Student proget house dell’Eth è uno spazio costruito per la fiorente comunità creativa all’interno del politecnico dove gli studenti si riuniscono, sperimentano, testano concetti, potenziano i progetti di gruppo e costruiscono le idee di domani, molte delle quali volte alla sostenibilità e alle sue applicazioni a favore dell’ambiente.

Grazie a spazi di condivisione, scambi di idee, al supporto dei tutor e alle opportunità di finanziamento, la Sph offre ai progetti degli studenti un trampolino di lancio per avere un impatto nel mondo reale. All’interno di un vasto laboratorio gestito dagli studenti, sono messi a disposizione strumenti e macchine per i loro progetti che hanno così ciò che gli occorre per arrivare a realizzare un vero e proprio prototipo. In questo modo un’idea nata qui viene anche effettivamente portata a compimento e testata. Molte hanno superato tutto l’iter e sono giunte alla commercializzazione: delle migliori potrete assistere alle presentazioni alla House of Switzerland di Milano.

Eth Zurigo
ETH Zurich Student Project House © Eth

House of Switzerland, gli eventi

Quasi due mesi di appuntamenti tra i quali abbiamo scelto i nostri imperdibili, invitandovi però a consultare periodicamente il programma online per rimanere aggiornati. Si comincia alla Casa degli artisti via Tommaso da Cazzaniga, angolo, corso Garibaldi, 89/A il 26 aprile, giorno dell’inaugurazione, alle 18:30 con Meet the media guru – Swiss edition: nato da un format già esistente, creato da Meet, il primo centro italiano di arte e cultura digitale, con sede a Milano, vedrà questa volta protagonista Luca Maria Gambardella – Vice rettore per l’innovazione e le relazioni aziendali di Usi, Università della Svizzera italiana, che ci conduce in un viaggio affascinante dove la scienza diventa arte e ci aiuta a riflettere sulla relazione tra essere umano e macchine, invitandoci a scoprire l’evoluzione futura dell’intelligenza artificiale. Per registrarsi all’evento, gratuito, qui.

Per entrare nel mood di House of Switzerland è bene partecipare il 27 aprile alle 19:00 a Swiss Innovation Ecosystem meets Mind (per iscriversi qui), una tavola rotonda che offre l’opportunità di ascoltare voci autorevoli sui temi di innovazione e sostenibilità e di conoscere casi studio di innovazione svizzeri e italiani, esplorando possibili sviluppi futuri comuni.

House of Switzerland si intersecherà anche con un evento molto sentito dai milanesi, la Design week che si terrà dal 6 al 12 giugno e che vedrà la Casa degli artisti trasformarsi nella casa del design svizzero. In collaborazione con Pro Helvetia e con varie scuole universitarie e accademie d’arte svizzere – l’Haute École d’Arts Appliqués, (Head), l’École cantonale d’art de Lausanne (Ecal), i due Politecnici federali, la Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU) – oltre che con l’Istituto svizzero di Milano e diversi partner del settore privato, House of Switzerland ospiterà una mostra sul tema Living Spaces. In questa occasione una nuova generazione di designer svizzeri presenterà il proprio lavoro, incentrato sugli effetti dei cambiamenti sociali, ecologici e tecnologici sui nostri spazi di vita.

Anche il bistrot interno “Degustazione” durante tutta la manifestazione sarà unconventional: per un break diverso offrirà una gastronomia impegnata e responsabile nei confronti della comunità e dell’ambiente. Troverete piatti arricchiti con erbe selvatiche, aromatiche e medicinali: per un’esperienza dal gusto indimenticabile.

House of Switzerland si preannuncia come una casa del sapere svizzero ma soprattutto un inno e un elogio alla collaborazione con la vicina Italia. Tutto molto lontano dagli gli stereotipi degli italiani sulla Confederazione Elvetica che Presenza Svizzerala realtà che promuove l’immagine del paese all’estero vuole affievolire. Dunque, ben fatto.

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