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- Cambia il Codice della strada: pugno duro per guida in stato di ebbrezza e di droghe.
- Arriva l’alcolock, sospensione a tempo della patente per chi usa il cellulare al volante.
- Assicurazione, targa e caso obbligatori per i monopattini, privati e in sharing.
Aggiornamento del 28 giugno 2023.
Alcol, cellulari e monopattini. Sono questi i nemici cui il governo vuole dare la caccia attraverso le modifiche al Codice della strada volute in particolare dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, e adottate dal Consiglio dei ministri. Modifiche che rincorrono, anche tristi episodi di cronaca avvenuti nelle scorse settimane: uno su tutti, l‘incidente mortale avvenuto a Roma tra una Lamborghini guidata a 124 km orari da uno youtuber ventenne e una Smart su cui viaggiava una mamma con due bambini a bordo, uno dei quali (Manuel, di appena 5 anni) non ce l’ha fatta.
Le novità nel Codice della strada volute da Salvini
Il disegno di legge che modifica il Codice della strada contiene 18 articoli con i quali, spiega il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, “si intendono garantire maggiori tutele agli utenti della strada coniugando sanzioni e prevenzione. Obiettivo rendere le strade più sicure, proteggere gli utenti più deboli della strada come ciclisti e motociclisti e razionalizzare la giungla normativa nonché dare regole per la nuova mobilità”.
Tolleranza zero nelle nuove norme sul codice della strada per chi guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe, con una particolare attenzione per i recidivi: per chi è stato già condannato per aver guidato in stato di ebbrezza, è previsto tasso alcolemico zero per mettersi al volante con obbligo di montare sull’auto l’alcolock, il dispositivo che impedisce la messa in moto in caso di positività all’alcol. Chi si mette al volante sotto effetto di stupefacenti (in realtà il ministero usa il termine “drogato”) sarà punito: non sarà necessario provare l’alterazione, basterà risultare positivi al test rapido salivare, una volta fermati, per incorrere nella sospensione e successiva revoca della patente con divieto di conseguirla per tre anni. Un minorenne che guida senza patente e “ubriaco o drogato”, spiega il ministero, non potrà prendere la patente fino ai 24 anni.
Si introduce la sospensione breve della patente per chi usa il telefonino alla guida o per chi commette violazioni statisticamente ad alta incidentalità: da 7 giorni fino a 15 giorni per chi ha meno di 20 punti sulla patente. I neopatentati non potranno guidare auto di grossa cilindrata prima che siano trascorsi 3 anni dal conseguimento della patente: anche questa norma richiama quanto successo con i giovanissimi youtuber a Roma.
La stretta sui monopattini
Arriva anche l’annunciata stretta sui monopattini: se ne parlava da anni, adesso diventa realtà l’obbligo di assicurazione e targa. Inoltre, chi non indossa il casco sarà multabile per 400 euro. Inoltre viene introdotto i divieto di circolare nelle aree extraurbane: in questo caso scatta il blocco da remoto per i veicoli in sharing.
In maniera però un po’ generica, il disegno di legge prefigura poi altre disposizioni in materia di micromobilità che riguarderanno “mezzi di trasporto meno pesanti e potenzialmente meno inquinanti di quelli tradizionali (quali, ad esempio, scooter, skateboard, monopattini elettrici, biciclette)”, al fine di elevare gli standard di sicurezza. Insomma: non è escluso che alla fine, come aveva annunciato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini alla Camera ma successivamente smentito, alcune limitazioni vengano introdotte anche per le biciclette.
Autovelox e safety car
Un altro norma che invece farà piacere agli automobilisti è quella relativa allo stop del ministero ai cosiddetti autovelox truffa: gli strumenti dovranno essere approvati con modalità omogenee da stabilirsi con regolamento del Mit. Per tutelare la sicurezza degli utenti della strada ci saranno maggiori controlli e segnaletiche ai passaggi a livello, con possibilità di agire anche da remoto. Il decreto guarda perfino alla Formula Uno, prevedendo l’utilizzo di safety car in caso di incidenti per rallentare il flusso veicolare e per prevenire nuovi incidenti.
Da ultimo l’intervento sull l’educazione stradale, che era stato anticipato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ma che di fatto si limiterà un bonus di due punti ai ragazzi che abbiano frequentato corsi sulla sicurezza a scuola.