Torna a Modena FestiValori, il primo festival italiano della finanza etica

Lifegate

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Palestina, armi, crisi climatica, intelligenza artificiale. Dal 17 al 20 ottobre, a Modena la finanza etica protagonista di FestiValori.

Un primo piano sul mondo della finanza etica e sulla sua influenza nella società. Si rinnova l’appuntamento con FestiValori, il primo festival italiano dedicato alla finanza etica, che ritorna a Modena dal 17 al 20 ottobre. Organizzato da Valori.it e Fondazione Finanza Etica, la manifestazione giunge quest’anno alla sua terza edizione. “Il festival della finanza etica per leggere la quotidianità”, è il titolo che fa da filo conduttore agli incontri di questa edizione, accompagnato dal claim “Dipende da come usi i tuoi soldi”: un monito per ricordare che la finanza riguarda tutti, perché è proprio la finanza a occuparsi di noi.

Gli eventi di FestiValori sono organizzati in numerose location, tra le quali lo storico Teatro San Carlo a Modena
numerose location, tra le quali lo storico Teatro San Carlo a Modena © Francesca Leonardi

La finanza incide sulle nostre vite, ma spesso non ne siamo consapevoli

Previsto un ricco programma di quattro giorni, con dibattiti e tavole rotonde, workshop e momenti formativi, corsi e pranzi sostenibili, dedicati alla finanza etica declinata nei diversi ambiti, dalla politica all’economia di pace, dal sociale alla sostenibilità. Gli incontri sono rivolti a un pubblico generalista, per far emergere i collegamenti esistenti con la nostra quotidianità e il nostro tempo, ma ci saranno anche appuntamenti rivolti a specialisti e addetti ai lavori. Spazio poi a workshop e appuntamenti formativi per le scuole, pensati per introdurre pubblici diversi ai concetti fondamentali della finanza. Rinnovato anche l’appuntamento con il contest musicale “Eticanto. Canzoni di questo mondo”, iniziativa – promossa anche dal Git (Gruppo di iniziativa territoriale) dei soci di Banca Etica di Modena e provincia e dal Circolo Arci Vibra – che premierà la più bella canzone su temi etici e di sostenibilità. Anche quest’anno si rinnova poi l’appuntamento con Valori in tavola, il progetto, sviluppato dal Circolo della ciambella e da Slow food Modena, per stimolare i ristoranti modenesi a inserire nei loro menù piatti sostenibili.

“La finanza è troppo spesso vista come qualcosa di distante dalla nostra vita, dal nostro quotidiano. Eppure, ci riguarda tutte e tutti – spiega la direttrice di FestiValori, Claudia Vago – perché opera con i nostri soldi: i nostri depositi in banca, i nostri risparmi investiti, il denaro delle nostre polizze assicurative. FestiValori vuole rendere visibile il collegamento diretto che c’è tra come usiamo il nostro denaro e ciò che accade nel mondo: dal clima alle guerre, passando per il rispetto dei diritti umani. Vogliamo rendere visibile l’influenza che le nostre banche e i fondi d’investimento hanno sulle nostre esistenze. Spiegare legami che in troppi ancora non conoscono, per far sì che la parola ‘finanza’ smetta di essere qualcosa di poco comprensibile, che spaventa, e diventi invece qualcosa di cui ciascuno di noi si può occupare”.

Rispetto dell’ambiente, sostenibilità, diritti: la finanza etica per andare “oltre il profitto”

FestiValori prenderà il via con una lezione sulla finanza etica in Europa di Andrea Baranes, ricercatore di Fondazione Finanza Etica e Costanza Torricelli, docente ordinaria di Metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie presso il dipartimento di Economia Marco Biagi dell’università di Modena e Reggio Emilia. L’evento è intitolato “Oltre il profitto: le banche etiche e il futuro della finanza in Europa”. In “Padroni a casa vostra“, invece, lo storico e docente dell’università di Pisa Alessandro Volpi dialogherà con il direttore di Valori.it, Andrea Barolini, per affrontare il tema della presenza sempre più forte dei grandi gruppi finanziari internazionali nelle nostre economie.

La connessione tra finanza e intelligenza artificiale sarà oggetto di dibattito nel panel “Medioevo digitale: chi controlla l’intelligenza artificiale”, in un dialogo corale di esperti tra cui Claudia Biancotti, economista presso Banca d’Italia, Dario Guarascio, ricercatore e responsabile della struttura “Strumenti e metodologie per le competenze e le transizioni” presso l’Istituto nazionale per l’analisi delle Politiche pubbliche, Juan Carlos De Martin, informatico e docente ordinario presso il dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino, Riccardo Staglianò, scrittore e giornalista, corrispondente del quotidiano La Repubblica.

Costruire la pace, concretamente

In un mix di spettacolo e laboratorio, il workshop “Nudismo finanziario” vedrà protagonista Espérance Hakuzwimana Ripanti, scrittrice ruandese e attivista culturale in prima linea nella lotta al razzismo. I partecipanti saranno accompagnati da Giorgia Nardelli, giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale e da Teresa Masciopinto, presidente di Fondazione Finanza Etica, a compiere piccoli esercizi di consapevolezza finanziaria.

Per indagare poi il ruolo della finanza etica nella società non si può prescindere dal parlare di economia di guerra. Un tema caldo che sarà ripreso in più occasioni nel corso delle quattro giornate del festival. Con “Criptovalute e politica: da Milei a Trump, passando per El Salvador”, insieme al deputato Giovanni Paglia si esplorerà il modo in cui le criptovalute stiano influenzando le strategie politiche globali. Sarà quindi ospite del festival Cecilia Strada, filantropa, attivista e parlamentare europea, ex presidente dell’organizzazione non governativa Emergency, che parteciperà all’incontro “Effetto guerra” sui temi della pace, delle diseguaglianze e dell’ambiente. L’escalation militare in Medio Oriente, sarà invece al centro del panel “Palestina: la finanza rasa al suolo”, durante il quale si esamineranno le sfide affrontate dal sistema finanziario palestinese nell’ottica di una ripresa economica che appare oggi lontanissima.

Bisogna superare la contrapposizione tra agricoltura e lotta contro i cambiamenti climatici

Spazio anche per momenti di confronto e di scambio sui temi che riguardano l’ambiente e stili di vita più sostenibili. Come nel panel “La ricerca della sostenibilità”, un’anticipazione dell’indagine Acli su famiglie, stili di vita e sostenibilità. Il clima sarà quindi il tema caldo al centro dell’intervista al meteorologo Luca Lombroso, nell’incontro “L’arca di Noè” con Andrea Barolini.

Un momento del pranzo-dibattito presso il ristorante Roots nell'edizione 2023 di FestiValori
Un momento del pranzo-dibattito presso il ristorante Roots nell’edizione 2023 © Francesca Leonardi

E di riscaldamento globale si parlerà anche nel panel “Agricoltura e clima: è la stessa crisi”, nel quale interverranno fra gli altri Maurizio Martina, vice-direttore generale della Fao e Barbara Nappini, presidente di Slow Food, per discutere di un tema quanto mai attuale: l’impatto che la crisi climatica ha sul sistema agricolo e sui suoi operatori. Di sostenibilità delle filiere alimentari si parlerà poi durante il pranzo-dibattito presso il ristorante Roots, insieme a Mauro Lusetti, presidente di Conad, e Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0.

E dal momento che neanche il settore del non profit è estraneo all’influenza del mercato e delle complesse dinamiche che possono influire sul loro operato, il tema verrà affrontato nel panel “L’assedio del sociale. Il terzo settore tra criminalità, mercato e politica” con Antonio Vesco, antropologo, ricercatore presso l’università di Catania che si occupa di mafia, poteri pubblici, politica e consenso, e Gianni Belloni, coordinatore dell’Osservatorio ambiente e legalità di Venezia e membro del comitato scientifico del laboratorio di analisi e ricerca sulla criminalità organizzata dell’università di Torino.


FestiValori è un progetto di Valori.it e Fondazione Finanza Etica realizzato con il sostegno di Banca Etica, Etica Sgr, Fondazione di Modena, Coopfond, Bper, Emilbanca, Conad, Coop Alleanza 3.0, WelfareX, Cpl Concordia e Cooperativa Gulliver. Con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Modena, dell’Università di Modena e Reggio Emilia e della Camera di Commercio di Modena.

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