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Articolo in aggiornamento
I sondaggi li davano vicinissimi, ma i risultati sono stati di tutt’altro tenore. Le speranze dei democratici guidati da Kamala Harris si infrangono contro un voto popolare che sceglie Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti. Per lui sarà il secondo e ultimo mandato, dopo quello durato dal 2017 al 2021; all’epoca aveva vinto le elezioni presidenziali contro Hillary Clinton.
I risultati delle elezioni presidenziali Usa del 5 novembre 2024
Le elezioni presidenziali statunitensi sono sostanzialmente cinquanta tornate elettorali diverse, una per ogni stato, a cui è attribuito un certo numero di grandi elettori. Mentre la stragrande maggioranza degli stati è sostanzialmente prevedibile, la partita si gioca tutta nei sette stati in bilico (swing states): Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Ciò significa che non sempre il candidato che vince è quello che riceve il maggior numero di voti: nel 2016, per esempio, Hillary Clinton aveva conquistato circa tre milioni di preferenze in più ma appena 227 grandi elettori, contro i 304 di Trump.
Il 5 novembre 2024, invece, il risultato è stato univoco. Il Washington Post tiene traccia dello spostamento dei voti rispetto alle elezioni del 2020: i repubblicani guadagnano consensi ovunque, soprattutto nelle grandi città e nelle loro periferie, ma anche (seppure con uno scostamento più moderato) nei centri più piccoli. Il primo degli stati in bilico a essere assegnato ai repubblicani, quando in Italia erano le 03:40 del mattino, è stato il North Carolina. Poco prima delle 07:00 è stato il turno della Georgia, dove il voto è stato rallentato da vari allarmi bomba, e poi della Pennsylvania che, con i suoi 19 grandi elettori, era inevitabilmente decisiva.
I repubblicani controllano il Senato, ancora aperta la partita per la Camera
I repubblicani strappano ai democratici la maggioranza al Senato, con 51 seggi assegnati sui 100 totali (34 quelli da rinnovare in questa tornata elettorale, visto che il mandato dura sei anni). Nella mattinata di mercoledì 6 novembre, a scrutinio non ancora terminato, i seggi “ribaltati” (flipped) sono entrambi andati ai candidati repubblicani: Bernie Moreno (Ohio) e Jim Justice (West Virginia). Bernie Sanders, candidato da indipendente, resta senatore del Vermont.
Più incerta la situazione alla Camera, dove – sempre nella mattinata del 6 novembre – il New York Times vede sempre in vantaggio i repubblicani con 191 seggi contro i 170 dei democratici, ma la soglia per ottenere la maggioranza è pari a 218. Ci vorranno ancora giorni per terminare le operazioni di scrutinio e arrivare quindi a un risultato certo. Da segnalare, sul fronte democratico, la riconferma di Alexandria Ocasio-Cortez e l’elezione di Sarah McBride, la prima persona dichiaratamente transgender al Congresso.
Attualmente, sono nominati dal partito repubblicano anche sei giudici della Corte suprema su nove, incluso il presidente John G. Roberts. Ogni giudice ha un mandato a vita; quando un posto è vacante, a nominare il suo successore è il presidente degli Stati Uniti con il consenso del Senato.
Donald Trump verso il secondo mandato, forte di un consenso schiacciante
Con i suoi 78 anni, Donald Trump sarà il presidente più anziano nella storia degli Stati Uniti. E anche il primo a entrare in carica dopo una condanna penale, relativa alla falsificazione di documenti per comprare il silenzio della pornostar Stormy Daniels su una passata relazione. Ora bisogna capire quale sarà il destino degli altri processi ancora aperti a suo carico, legati all’assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021, al tentativo di ribaltare l’esito del voto del 2020 in Georgia, ai documenti riservati che avrebbe trafugato.
“Dio mi ha risparmiato la vita per una ragione”, ha detto Donald Trump facendo riferimento all’attentato a cui è sopravvissuto lo scorso luglio, in piena campagna elettorale. “E la ragione è quella di salvare il nostro paese e rendere di nuovo grande l’America. E ora porteremo avanti questa missione insieme”, ha continuato, rivolgendosi ai sostenitori che lo attendevano a West Palm Beach, in Florida. “Il compito che abbiamo di fronte a noi non è facile, ma ogni briciolo di energia, spirito e lotta che ho nell’anima lo metterò nel compito che mi avete affidato”. Kamala Harris, per ora, non ha rilasciato alcuna dichiarazione.