In Cambogia sono nati 60 cuccioli di coccodrillo siamese

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60 uova di coccodrillo siamese si sono schiuse in Cambogia, la più grande popolazione nata in questo secolo dopo anni di sforzi per la conservazione.
  • 60 coccodrilli siamesi sono nati in Cambogia
  • Considerati virtualmente estinti hanno fatto la loro ricomparsa
  • Da decenni si portano avanti programmi per la loro salvaguardia e stanno funzionando

In Cambogia è nata la più grande popolazione di coccodrillo siamese (Crocodylus siamensis). Un evento significativo per la conservazione di una specie selvatica che era sull’orlo dell’estinzione.

Nati 60 coccodrilli siamese

Piccoli musi, lunghe code, squame nere e marroni a scacchiera. Uova grandi come arance si sono schiuse, e hanno rivelato 60 piccoli di coccodrillo siamese cinguettanti come un coro di uccellini. Questi piccoli rappresentano la più grande popolazione nata in questo secolo, frutto di due decenni di sforzi di conservazione.

Gli indigeni li hanno salvati dall’estinzione

“C’è una crisi di biodiversità in tutto il mondo, ma nei tropici del sud-est asiatico è particolarmente acuta”, ha affermato Pablo Sinovas, direttore nazionale del programma Fauna e Flora della Cambogia, il gruppo di conservazione che ha contribuito per il loro ritorno. “È fantastico essere riusciti ad aiutare questi coccodrilli a riprendersi e ad assistere a questo evento riproduttivo storico”.

I coccodrilli siamesi erano stati dichiarati virtualmente estinti in natura nel 1992, quando la specie era scomparsa dal 99 per cento del suo areale, mentre alcune piccole popolazioni sopravvivevano in cattività negli zoo. Tuttavia, nel 2000, in seguito ad una spedizione del programma Fauna e Flora, fu registrata una piccola popolazione nelle remote montagne dei Cardamomi della Cambogia. La popolazione indigena del popolo Chorng aveva protetto i coccodrilli per generazioni, poiché li considerava creature sacre.

uova di coccodrillo siamese
Le uova trovate dal programma di conservazione Fauna e Flora sui monti dei Cardamomi ©Fauna and Flora

Quasi estinti per colpa dell’uomo

Il coccodrillo siamese è una specie d’acqua dolce di medie dimensioni caratterizzata da una prominente cresta ossea nella parte posteriore della testa. La specie Crocodylus siamensis è più piccola e meno aggressiva del coccodrillo marino (Crocodylus porosus) inoltre non ci sono prove registrate di attacchi agli esseri umani, comprese le persone che lavano i vestiti e i bambini che nuotano nei fiumi dove vivono i coccodrilli. Un tempo erano diffusi in gran parte del continente sud-orientale asiatico in diversi habitat umidi tra cui fiumi, laghi, paludi e acquitrini. Il declino di questa specie è iniziato con la competizione con i coltivatori di riso per le zone umide, ma la caccia commerciale per il commercio internazionale di pelle di coccodrillo che ha spinto questi animali sull’orlo dell’estinzione.

I coccodrilli siamesi hanno una pelle fine e morbida e, inoltre, sono facili da far riprodurre in cattività. Infatti, la maggior parte degli individui catturati in natura è stata ibridata con altre specie di coccodrillo, compromettendo la purezza genetica delle riserve e impoverendo la popolazione selvatica. La cattura illegale in natura rappresenta tutt’oggi una grande minaccia per la sopravvivenza della specie, insieme al bracconaggio e alla perdita dell’habitat.

Gli sforzi per la conservazione del coccodrillo siamese

Negli ultimi due decenni, Fauna e Flora ha lavorato con le agenzie governative e le popolazioni locali attraverso un programma per la protezione della specie fornendo un modesto stipendio, vestiti da lavoro, dispositivi gps e mezzi di trasporto come kayak e motociclette. “I membri della comunità, che già proteggono i siti, sono la chiave del successo di questo programma”, ha detto Sinovas. Secondo Fauna e Flora, l’ultimo conteggio stima approssimativamente che 250 coccodrilli adulti persistano in Cambogia, mentre secondo la Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura) esistono in natura tra 500 e 1.000 individui. I coccodrilli siamesi sono predatori carismatici, quindi la loro conservazione potrebbe avere notevoli effetti a catena.

“Se riusciamo a conservare i coccodrilli siamesi, che richiede la conservazione delle zone umide in cui vivono”, ha detto Sinovas, “allora di conseguenza stiamo conservando tutta la biodiversità che dipende da quelle zone umide“. Un’altra parte di questo programma è l’allevamento in cattività e questa primavera Fauna e Flora ha celebrato un altro traguardo: il più grande rilascio di coccodrilli siamesi allevati in cattività, con 50 giovani liberati nei monti dei Cardamomi. Ci vorrà circa un decennio prima che i giovani e la nuova generazione di nidiacei raggiungano la maturità sessuale. Allora, scienziati e residenti locali avranno una migliore comprensione della probabilità di sopravvivenza e crescita della popolazione selvatica.

Riportare una specie dall’orlo dell’estinzione è un’operazione lenta e il coccodrillo siamese è ancora considerato in pericolo critico dalla Iucn. Quello che sperano i ricercatori è che lo sforzo per salvare questa grande popolazione di coccodrilli in Cambogia possa essere presa come modello per salvare i gruppi più piccoli trovati in Laos e Borneo.

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