conservazione
Sette cavalli selvatici sono stati reintrodotti nella steppa del Kazakistan, dove mancavano da almeno due secoli. Gli esemplari sono cavalli di Przewalski, anche detti cavalli selvatici mongoli o takhi. Quattro di essi provengono dallo zoo di Berlino, mentre altri tre da quello di Praga. Secondo il direttore dello zoo di quest’ultima città, la reintroduzione in questione rappresenta un «evento di importanza storica». Arrivati a destinazione, gli equini verranno tenuti per un anno in un’area in cui potranno abituarsi alla convivenza reciproca e alle nuove condizioni climatiche e ambientali, il tutto sotto la stretta sorveglianza di un gruppo di esperti. Successivamente, verranno liberati in natura, dove daranno un contributo positivo in termini ecologici, tanto per la fauna quanto per la flora della steppa. I cavalli Przewalski (in kazako conosciuti come Kertagy o Kerkulan) sono l’ultima specie di cavallo geneticamente selvatico rimasta al mondo. La spec...
Un nuovo studio pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista Science ha confermato che le strategie di conservazione funzionano nel tutelare la biodiversità. L’analisi ha in particolare considerato 186 casi studio per valutare l’impatto degli interventi di conservazione a livello globale nell’ultimo secolo. Nello specifico, la ricerca ha evidenziato l’efficacia di varie strategie di conservazione, come il controllo delle specie invasive, il ripristino degli habitat e la creazione di aree protette, in diverse località geografiche e in differenti ecosistemi e sistemi politici. Le azioni di conservazione, è emerso, hanno migliorato o rallentato il declino delle specie in oltre due terzi dei casi analizzati. «Il nostro studio dimostra che quando le azioni di conservazione funzionano, funzionano davvero – ha dichiarato Jake Bicknell, coautore del lavoro e scienziato della conservazione presso l’Università del Kent nel Regn...