zoonosi
Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature, la perdita di biodiversità è la principale causa ambientale delle epidemie di malattie infettive, le quali divengono più pericolose e diffuse. In quella che in gergo tecnico è definita ‘meta-analisi’, i ricercatori hanno scoperto che tra tutti i ‘fattori di cambiamento globale’, la perdita di specie è risultata come il più importante nell’aumentare il rischio di epidemie. Seguono i cambiamenti climatici, l’inquinamento chimico e l’introduzione di specie non autoctone. L’urbanizzazione è risultata invece associata a una diminuzione del rischio, questo perché le aree urbane tendono ad ospitare meno animali selvatici e ad avere migliori infrastrutture igienico-sanitarie rispetto agli ambienti rurali. Gli esperti hanno analizzato 2.938 osservazioni sulle risposte delle malattie infettive ai fattori di cambiamento globale in 1.497 combinazioni ospite-par...