nuova scoperta

Per la prima volta è stato osservato e documentato un orango che ha usato le foglie di una pianta per curarsi una ferita applicando alcune sostanze direttamente sulla lesione: è il caso di Rakus, un orango di Sumatra che è stato colto mentre applicava residui di piante masticate con proprietà antibatteriche e antiinfiammatorie direttamente sul volto, sfregiato probabilmente durante uno scontro con un rivale. Lo riportano le analisi inserite all’interno di uno studio sottoposto a revisione paritaria e pubblicato su Scientific Reports di Nature. Il team di ricerca, in 21 anni di osservazioni nel parco nazionale di Gunung Leuser in Indonesia, non aveva mai visto altri esemplari auto-medicarsi usando tale pianta: «Per quanto ne sappiamo, questo è il primo caso documentato di trattamento attivo della ferita con una specie vegetale con proprietà mediche da parte di un animale selvatico», ha dichiarato l’autrice senior dello studio Caroline...

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Dopo pochissimi giorni dai ritrovamenti effettuati in Cile, dalla Nuova Zelanda è arrivata una nuova boccata d’ossigeno per la biodiversità: una spedizione di 21 scienziati durata tre settimane ha portato alla scoperta di centinaia di potenziali nuove specie marine nelle acque di Bounty trough, una vasta depressione batimetrica sottomarina poco esplorata e localizzata al largo della costa orientale dell’Isola del Sud. Ci sono almeno decine di molluschi, tre pesci, un gambero e un cefalopode mai visti prima e secondo Alex Rogers, il biologo marino a capo della spedizione, il numero di nuove specie potrà superare l’ordine delle centinaia quando i risultati – quasi 1.800 campioni – verranno confermati. La missione è stata guidata da Ocean Census, organizzazione non a scopo di lucro dedicata alla scoperta globale della vita oceanica, dal National Institute of Water and Atmospheric Research (NIWA) e dal Museo della Nuova Zelanda Te Papa Tong...

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Ci sono coralli di acque profonde che potrebbero avere almeno un migliaio di anni, spugne, ricci di mare, anfipodi e aragoste: sulle montagne sottomarine situate al largo della costa del Cile sono state scoperte più di 100 potenziali nuove specie che potrebbero essere uniche al mondo. Il merito va ad un team internazionale di ricercatori che, guidati da Javier Sellanes, professore ordinario di Scienze Marine presso l’Universidad Católica del Norte, ha realizzato foto e video mozzafiato che sembrano già destinati a stuzzicare l’attenzione degli scienziati nei prossimi mesi. La squadra ha esplorato le montagne sottomarine lungo le creste di Nazca e Salas y Gómez allo scopo di raccogliere dati che potrebbero supportare la futura designazione di un’area protetta e i parchi marini Juan Fernández e Nazca-Desventuradas. È stato utilizzato un robot in grado di scendere fino a 4.500 metri di profondità per raccogliere dati da 10 montagne situ...

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Non risalgono alle ultime migliaia di anni come si pensava in precedenza, ma a circa 8.200 anni fa: all’interno dei già attenzionato sito archeologico Cueva Huenul 1, nel desolato deserto della Patagonia, una grotta con quasi 900 dipinti ha costretto gli scienziati a rivedere significativamente le loro stime. Tra i motivi più misteriosi è stato scoperto un disegno a pettine apparso per la prima volta oltre 8 mila anni fa, che diventa così il dipinto rupestre più antico della Patagonia e tra i più primitivi mai rinvenuti nel Sudamerica. Secondo gli esperti, gli artisti delle caverne continuarono a disegnare la stessa immagine per migliaia di anni con lo scopo di “tramandare preziosi insegnamenti” durante un periodo in cui i cambiamenti climatici minacciavano la loro sopravvivenza. I risultati della ricerca sono stati inseriti in uno studio già sottoposto a revisione paritaria e pubblicato sulla rivista Science. «Abbiamo ottenuto...

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