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Nel 2023, il numero di persone che hanno intrapreso un Cammino in Italia ha superato per la prima volta quota 100.000. Il dato arriva dal dossier “Italia Paese di Cammini”, presentato nel corso dell’annuale fiera Fa’ la cosa giusta, organizzata dalla ONLUS Terre di mezzo a Milano, dove l’evento si è svolto tra venerdì 22 e domenica 24 marzo. Il dossier è stato elaborato raccogliendo le risposte di 113 gestori di Cammini che rilasciano credenziali – sorte di passaporti dei camminatori che ne certificano il passaggio da un determinato luogo nel corso dell’Itinerario –, o testimonium – documenti che certificano il completamento di una Via. Lo scenario disegnato dal rapporto è quello di un fenomeno in forte aumento, che conferma la tendenza di crescita degli ultimi anni registrando un incremento non solo nel numero delle persone coinvolte, ma anche nel numero di Cammini strutturati. Il dossier Italia Paese di Cammini...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. La scorsa settimana si è tenuto un summit a Parigi su come consentire ai paesi a basso reddito e più esposti agli impatti della crisi climatica di far crescere le loro economie riducendo la loro dipendenza dai combustibili fossili [ne parliamo diffusamente più avanti]. Cosa possono fare i 54 paesi del continente africano per contribuire alla decarbonizzazione del mondo? L’Africa può fare un salto di qualità e coniugare transizione energetica e crescita economica? Sono queste le domande che la giornalista del New York Times, Somini Sengupta, ha rivolto a Wanjira Mathai, direttrice generale per l'Africa e le partnership globali del World Resources Institute (WRI), e Rebekah Shirley, ricercatrice esperta di tematiche ambientali e vice-direttrice per l'Africa del WRI. Queste due semplici domande hanno aperto a questioni più profond...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. La COP 27 si è conclusa da poco più di una settimana lasciando sensazioni stridenti: se da un lato si può celebrare, infatti, un successo nella battaglia trentennale per la finanza climatica, dall’altro va segnalato l’ennesimo fallimento che ci allontana dall’obiettivo dell’Accordo di Parigi per contenere il riscaldamento globale entro 1.5°C. Rinunciare definitivamente all'obiettivo climatico di 1,5°C sarebbe un bel regalo ai sostenitori del carbonio, ha detto il direttore esecutivo dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) in un'intervista al Guardian. Staremo a vedere quali saranno gli effetti delle decisioni (non) prese negli anni a venire. I colloqui hanno evidenziato il ruolo centrale delle azioni per la natura nell'affrontare la crisi climatica. In uno speciale il World Economic Forum ha analizzato i passi in avan...

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