reati ambientali
Di fatto, l’Unione Europea ha introdotto il reato di ecocidio nel diritto comunitario. La nuova direttiva, concordata a novembre dagli organi dell’UE, è stata approvata con 499 voti favorevoli, 100 contrari e 23 astensioni. Ora, chi commette alcuni crimini contro la natura rischia fino a 10 anni di reclusione. Per ecocidio, secondo una delle definizioni esistenti, si intende un illecito a spese di ecosistemi marini e terrestri, alla loro flora e fauna e l’impatto che ne deriva. Nella fattispecie, rientreranno crimini quali il commercio illegale di legname, l’esaurimento delle risorse idriche e le gravi violazioni della legislazione in materia di sostanze chimiche. E ancora: la gestione illecita dei rifiuti pericolosi e dei materiali radioattivi, il commercio illegale di specie selvatiche e la contaminazione delle acque. Chi si macchierà di queste e altre tipologie di reati ambientali – ha reso noto Bruxelles – sarà punibile con la recl...
La qualità del mare italiano è ancora fortemente compromessa da cemento illegale, inquinamento, maladepurazione e pesca di frodo. Nel solo 2022, sono infatti ben 19.530 i reati ambientali registrati lungo il litorale dello Stivale, il 3,2% in più rispetto all’anno precedente. Ad attestarlo è il rapporto annuale di Legambiente, “Mare Monstrum“, che traccia una nitida fotografia dei principali fenomeni di aggressione al patrimonio naturale delle aree costiere, registrando come quasi la metà dei reati ambientali siano stati consumati, ancora una volta, nelle regioni a tradizionale insediamento mafioso. Il ciclo illegale del cemento (occupazioni di demanio marittimo, cave illegali, illeciti negli appalti per opere pubbliche, abusivismo edilizio), da solo, rappresenta il 52,9% dei reati ambientali (10.337) registrati nel 2022. Seguono diversi fenomeni d’illegalità – dalla maladepurazione allo smaltimento dei rifiuti – con 4.7...