reso gratuito

Abiti rivenduti, resi più volte e spesso destinati a rimanere in giacenza nei magazzini delle grandi aziende. Il tutto con viaggi da migliaia di chilometri per pacco ed altamente inquinanti: il mondo delle vendite di vestiti online, spesso caratterizzato da spedizioni e resi gratuiti, presenta quindi costi irrisori per l’acquirente ma enormi danni ambientali a causa di sprechi di materiale e di combustibile. È quanto emerge da una nuova ricerca guidata dall’Unità Investigativa di Greenpeace Italia. In appena due mesi, i pacchi analizzati hanno attraversato 13 Paesi europei e la Cina viaggiando per camion, furgoni, navi ed aerei. «La nostra indagine conferma come la facilità con cui si possono effettuare i resi nel settore del fast-fashion, quasi sempre gratuiti per il cliente, generi impatti ambientali nascosti e molto rilevanti. Mentre alcune nazioni europee hanno già legiferato per arginare o evitare il ricorso alla distruzione dei capi dR...

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