olimpiadi invernali
Il 21 febbraio a Cortina d’Ampezzo sono iniziati i lavori per la costruzione della nuova pista da bob in piano per le Olimpiadi 2026. Nonostante i costi elevatissimi, le proteste dei gruppi ambientalisti, la presentazione di una alternativa molto più pratica e sostenibile, il parere negativo del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), e i tempi a dir poco ridotti nei quali andrebbe realizzata l’opera, la mattina di mercoledì ad annunciare l’inizio della giornata è stato il suono delle motoseghe, accese per avviare lo sgombero tramite abbattimento di 500 larici secolari per la costruzione della pista. Gli ingenti danni per l’erezione del circuito non si limitano alla questione ambientale e al patrimonio naturale della città, ma toccano in maniera diretta anche gli abitanti come nel caso di Mirko Gardini, ormai ex proprietario del parco avventura di Cortina, smantellato per fare spazio a un’opera che pare avere un futuro già scritto,...
In vista delle Olimpiadi invernali di Cortina 2026, che inizieranno esattamente tra due anni (il 6 febbraio 2026), è iniziata ieri una settimana di celebrazioni tra Cortina, Trento e altre località. Tuttavia, le criticità legate alla manifestazione sportiva non sono poche, tra costi esorbitanti e “scempi ambientali” denunciati dalle associazioni ambientaliste. Proprio per questo motivo, gli attivisti hanno organizzato una serie di iniziative di protesta, tra cortei, manifestazioni e flash mob, per rilanciare il “no” alle grandi opere che dovrebbero essere realizzate in questi due anni. Il Comitato Insostenibili Olimpiadi – CIO 2026, tra i principali promotori delle proteste, in particolare ha denunciato “l’impatto negativo” dell’evento, tra “devastazione ambientale”, “violenta trasformazione del tessuto sociale” e promozione di un “modello folle di turismo di montagna” ormai insoste...
Dopo mesi di dibattiti e di proteste per la controversa ricostruzione della pista da bob a Cortina in vista delle Olimpiadi invernali di Cortina 2026, è di oggi la notizia che i lavori per l’adeguamento del circuito non si faranno e che dunque le gare di bob, slittino e skeleton saranno ospitate su un’altra pista all’estero. Lo ha reso noto questa mattina il presidente del CONI (Comitato olimpico nazionale italiano), Giovanni Malagò, in base alle informazioni ricevute dal governo durante una riunione del Comitato olimpico internazionale (CIO, il massimo organismo sportivo mondiale) a Mumbai, in India. Le motivazioni principali per cui l’impianto non sarà ristrutturato (una pista da bob a Cortina esiste già) risiedono nel fatto che nessuna azienda ha accettato l’incarico per via dei costi elevati e dei tempi ristrettissimi: il bando per il cantiere prevedeva 807 giorni di lavoro e al momento mancano circa 830 giorni all’inizio dell...