Ocean
La ricerca rivela che gli oceani immagazzinano il 20% in più di anidride carbonica rispetto a quanto stimato in precedenza, principalmente attraverso il plancton che trasporta il carbonio verso il fondo del mare.Questa nuova comprensione, tuttavia, non ha un impatto significativo sull’attuale crisi delle emissioni di CO2. La capacità degli oceani di immagazzinare l’anidride carbonica atmosferica è superiore di circa il 20% rispetto alle stime contenute nell’ultimo rapporto dell’IPCC.[1] Questi sono i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Natura il 6 dicembre 2023, guidato da un team internazionale tra cui un biologo del CNRS.[2] Gli scienziati hanno esaminato il ruolo svolto dal plancton nel trasporto naturale del carbonio dalle acque superficiali fino al fondo marino. Il plancton divora l'anidride carbonica e, man mano che cresce, la converte in tessuto organico tramite la fotosintes...
Diversi decenni fa, quando la concentrazione di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera era ben al di sotto di 400 parti per milione, gli scienziati del clima hanno iniziato a mettere in guardia sulle conseguenze negative per il clima della Terra derivanti dall’uso di combustibili fossili.Da questi primi avvertimenti è emerso un consenso sul fatto che le emissioni di carbonio avrebbero dovuto essere ridotte (e alla fine azzerate) per evitare conseguenze pericolose del riscaldamento globale come caldo estremo, tempeste più forti e inondazioni e siccità più intense. Oggi la CO atmosferica2 concentrazione è ben superiore a 400 parti per milione e continua ad aumentare, e numerose ricerche e recenti eventi meteorologici estremi sottolineano il fatto che queste pericolose conseguenze si stanno già verificando.I governi hanno fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni e sono stati compiuti...
Nel novembre del 2020, un'onda anomala è arrivata all'improvviso, sollevando una boa solitaria al largo della costa della Columbia Britannica alta 17,6 metri (58 piedi). Il muro d’acqua di quattro piani è stato finalmente confermato nel febbraio 2022 come l’onda anomala più estrema mai registrata all’epoca. Si ritiene che un evento così eccezionale si verifichi solo una volta ogni 1.300 anni.E a meno che la boa non fosse stata presa per un giro, forse non avremmo mai saputo che fosse successo. Per secoli, le onde anomale sono state considerato altro che folklore nautico.Fu solo nel 1995 che il mito divenne realtà.Il primo giorno del nuovo anno, un’onda alta quasi 26 metri (85 piedi) ha colpito improvvisamente una piattaforma di trivellazione petrolifera a circa 160 chilometri (100 miglia) al largo della costa norvegese. A quel tempo, la cosiddetta onda Draupner sfidava tutti i modelli prece...