Ravenna
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Nel linguaggio della politica odierna c’è un’espressione che è spia di una certa sciatteria, ed è la “vocazione dei territori". Si tratta di una formula accattivante che viene ripetuta da esponenti di ogni colore e latitudine politiche. Di facile presa (e usura), la vocazione dei territori è da intendersi nel senso religioso, come qualcosa di immutabile e a cui aderire in maniera acritica. Ma che in realtà diventa il lasciapassare per provare a imporre la propria visione del mondo. Solo che i territori, i modi in cui li immaginiamo e le modalità con le quali li trasformiamo, sono il frutto di determinate scelte, figlie a loro volta di mediazioni e conflitti - anche l’abbandono è una scelta, come dimostra ad esempio il caso dell’Abruzzo e delle aree interne. In questo senso l’Italia che si sta prova...
Secondo la legge dell’11 del febbraio 1992, le diverse specie animali che creano tane sugli argini dei corsi d’acqua devono essere controllate in modo differente. Ma non è stato così
Settantuno pini cha da più di mezzo secolo regalano ombra e verde al viale principale di Lido di Savio e che ora il Comune di Ravenna vorrebbe abbattere per fare posto al nuovo parco marittimo, che in realtà di “parco” ha poco visto che si tratta principalmente di rifare l’asfalto togliendo gli alberi. Questo il progetto contro cui si battono i cittadini della piccola frazione balneare romagnola, che si sono riuniti in un comitato per chiedere all’amministrazione di salvare gli alberi. L’abbattimento dei pini rientra nel grande progetto del Parco Marittimo che coinvolge tutti e 9 i lidi ravennati: «il più grande intervento di riqualificazione con finalità turistiche e ambientali nella storia di Ravenna» per usare le parole del sindaco Michele de Pascale. 17 milioni il costo totale, finanziati in gran parte con i fondi del Pnrr. Si tratta principalmente di riqualificare le strade, creare nuovi parcheggi, nuove piste cicla...