cementificazione

Ha quasi raggiunto le 50 mila firme la petizione lanciata sulla piattaforma change.org dal gruppo Save the Dolomites – Nosc Cunfin, per la tutela del Sassolungo, cima montuosa situata nelle Dolomiti, tra la Val Gardena e la Val di Fassa. Questa meraviglia della natura (si tratta di un atollo fossile unico nel suo genere), ricca di biodiversità, è infatti minacciata da progetti di privatizzazione e cementificazione votati al profitto. In particolare, vi è in cantiere la costruzione di un nuovo impianto di collegamento, realizzato nell’ambito del progetto Val Gardena – Alpe di Siusi – Ronda, per mezzo del quale si potrebbero far arrivare ancora più turisti in questa zona. Previsto anche il rinnovo della bidonvia che porta alla Forcella di Sassolungo, la cui capacità verrà raddoppiata, con il conseguente ampliamento della stazione a monte, situata nel cuore del massiccio, che dovrebbe diventare fino a quattro volte più grande. ...

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Secondo il report del WWF “Persone, città e natura. Rinnovare l’ambiente urbano e migliorare la nostra salute”, uscito a Settembre di quest’anno, proteggere ed incrementare il verde nelle città è di fondamentale importanza se si vuole preservare il benessere e la vita delle persone. Infatti, alcuni studi dimostrano come l’aumento del verde complessivo potrebbe evitare fino a quasi 43.000 morti all’anno nelle sole città europee, oltre a portare anche benefici ambientali, psicologici, sociali ed economici. Il Rapporto del WWF, che si fonda su numerosi studi scientifici, parte dal presupposto che «l’attuale modello di espansione urbana non è più sostenibile» e che le città sono il punto nevralgico su cui bisogna agire urgentemente per cercare di contrastare il cambiamento climatico. Questo perché nei centri urbani vive circa il 55% della popolazione mondiale (75% in Europa) e si produce oltre il 70...

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Con un colpo di coda in piena estate, la giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato una delibera che toglie competenza all’Agenzia ambientale regionale (ARPAE), un organismo tecnico e indipendente che di fatto non potrà più pronunciarsi sulle valutazioni ambientali strategiche dei piani urbanistici comunali. Si annulla, dunque, il lavoro di geologici, agronomi o biologi, il cui parere risultava fondamentale nell’approvazione degli interventi di trasformazione del territorio. Una decisione che strizza l’occhio a cementificazione e consumo di suolo indiscriminati, tratti ormai tipici delle città postmoderne nonché complici nei disastri ambientali, come l’alluvione che a maggio ha colpito proprio l’Emilia-Romagna. Un evento che non ha fatto desistere la maggioranza guidata dal presidente Stefano Bonaccini dal prendere una decisione destinata a far parlar di sé, optando per una delibera che ha permesso di by...

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