Nucleare
La strategia dell’esecutivo prevede fino al 22% di energia atomica nel 2050. Ma su gas e biocarburanti restano i difetti evidenziati dalla Commissione europea nella «pagella» dello scorso anno
In Italia, si sa, i piani si annunciano ma non si rispettano. È il rischio maggiore che aleggia sul PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima che il governo Meloni ha inviato nei giorni scorsi alla Commissione Europea. Il documento strategico che definisce la politica energetica e climatica a medio e lungo termine di un paese, scrive il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, “conferma gli obiettivi raggiunti nella prima proposta trasmessa a giugno 2023, superando in alcuni casi anche i target comunitari, in particolare sulle energie rinnovabili”. Con l’invio, avvenuto l’1 luglio (e una rettifica di cui parleremo a breve), l’Italia è uno dei pochi paesi europei - insieme a Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Svezia - ad aver rispettato la scadenza fissata dalla Commissione. Ma lo ha fatto a discapito della trasparenza e della partecipazione, fissando un questionario consultivo della durata di...
L’analisi del think tank Ember su come è cambiata la produzione di energia elettrica nei paesi dell’Unione europea negli ultimi cinque anni
Le parole di Francesca Ferrazza, responsabile del gruppo per la fusione, in audizione alla Commissione Ambiente del Senato
Al summit – parallelo al Consiglio europeo – hanno partecipato una trentina di delegazioni nazionali: per l’Italia presente il ministro Tajani. La protesta di Greenpeace fuori dall’edificio