ENI
Fin dai primi anni Settanta, il colosso italiano del gas e del petrolio ENI era a conoscenza degli ingenti danni causati dalle fonti fossili al clima del pianeta. È quanto attesta il secondo rapporto ENI Sapeva, recentemente pubblicato da Greenpeace Italia e ReCommon. Le organizzazioni autrici del report hanno infatti esaminato presso biblioteche e archivi, anche della stessa ENI, pubblicazioni che contenevano già evidenti indicatori sui rischi per il clima legati al crescente consumo di petrolio e gas. Che non hanno, però, fermato l’azione della multinazionale. Il documento ricorda come, già nel 1969, l’azienda avesse affidato a un suo centro studi, l’Istituto per gli Studi sullo Sviluppo Economico e il Progresso Tecnico (ISVET), il compito di realizzare una indagine tecnico-economica in materia ambientale, dal titolo “L’intervento pubblico contro l’inquinamento; valutazione dei costi e dei benefici economici connessi a un proget...
Crotone, Gela, Livorno, Pavia, Potenza, Ravenna, Taranto, Venezia. Quando si tratta del mondo della cultura italiana, il colosso energetico ENI ha le zampe un po’ ovunque. A rimarcarlo è un recente rapporto dell’Associazione A Sud redatto in collaborazione con il Centro di Documentazione dei Conflitti Ambientali. Il dossier approfondisce il legame tra ENI e cultura, osservando le iniziative di cui il gruppo si fa promotore, ed esplorando «le strategie di “cultural washing” attuate dall’azienda»; esso, insomma, intende svelare le modalità con cui ENI sfrutterebbe i propri progetti culturali (che vanno dalla sponsorizzazione della Serie A, a quella di feste locali o di ricorrenze simboliche come la Giornata Mondiale dei Bambini) per migliorare la propria immagine pubblica e distogliere l’attenzione dalle sue pratiche controverse ed eticamente discutibili nello sfruttamento di petrolio e gas. «L’operazione di ENI è un...