ENI

In Italia, si sa, i piani si annunciano ma non si rispettano. È il rischio maggiore che aleggia sul PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima che il governo Meloni ha inviato nei giorni scorsi alla Commissione Europea. Il documento strategico che definisce la politica energetica e climatica  a medio e lungo termine di un paese, scrive il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, “conferma gli obiettivi raggiunti nella prima proposta trasmessa a giugno 2023, superando in alcuni casi anche i target comunitari, in particolare sulle energie rinnovabili”. Con l’invio, avvenuto l’1 luglio (e una rettifica di cui parleremo a breve), l’Italia è uno dei pochi paesi europei - insieme a Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Svezia - ad aver rispettato la scadenza fissata dalla Commissione. Ma lo ha fatto a discapito della trasparenza e della partecipazione, fissando un questionario consultivo della durata di...

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Sembra preistoria ma nel 2015, all’epoca della COP21 e degli Accordi di Parigi, tra gli impegni fissati per mantenere l’aumento delle temperature entro 1,5 °C rispetto all’era pre-industriale c’era anche lo stanziamento di 100 miliardi di euro all'anno da parte degli Stati più ricchi verso i paesi del cosiddetto sud del mondo.  Si trattava, e si tratta, di un punto nodale della finanza per il clima. Come spiega ECCO, il think tank italiano per il clima, “il termine si applica alle risorse finanziarie dedicate ad affrontare i cambiamenti climatici da parte di tutti gli attori pubblici e privati dalla scala globale a locale, inclusi i flussi finanziari internazionali ai paesi in via di sviluppo per assisterli nell’affrontare i cambiamenti climatici”.  Per l’Italia il principale strumento pubblico per perseguire l’obiettivo degli Accordi di Parigi è il Fondo Italiano per il Clima: fino al 2026 avrà...

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Svelato il 'Piano Mattei': 5,5 miliardi di euro sul piatto e la sensazione di un'opportunità mancata Aggiornamento 31 gennaio 2024: Durante il vertice Italia-Africa, primo appuntamento internazionale della presidenza italiana del G7, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha svelato il cosiddetto Piano Mattei, o almeno ha parlato di cifre e ha accennato a possibili iniziative in Africa. Di fronte ai rappresentanti di 46 paesi (inclusi capi di Stato e di governo) e di 25 organismi multilaterali, riuniti in Senato, Meloni ha annunciato la previsione di "5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie: circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo". Ci sono già dei progetti pilota, dal Marocco al Kenya, dall'Algeria al Mozambico, dall'Egitto all'Etiopia con il coinvolgimento di 12 società partecipate (da Eni a Leonardo) in cinque aree di intervento: istruzione e formazione p...

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Le multinazionali energetiche ENI e SNAM hanno annunciato di aver avviato l’attività di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica emessa dalla centrale di Casalboretti, nel comune di Ravenna. Il progetto prevede di captare almeno il 90% della CO2 prodotta dall’impianto – stimata in circa 25.000 tonnellate l’anno – e trasportarla fino alla piattaforma offshore Porto Corsini Mare Ovest, per poi depositarla in un giacimento di gas esaurito a 3.000 metri di profondità. In un comunicato stampa, ENI ha dichiarato che questo impegno è «coerente» con la sua volontà di porsi come «operatore che facilita una transizione energetica giusta ed equilibrata», aggiungendo che si tratta di «un contributo fondamentale per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050». Tuttavia, non si trova alcuna spiegazione riguardo alle più recenti evidenze scientifiche, che suggeriscono come l’effettivo impa...

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Le parole di Francesca Ferrazza, responsabile del gruppo per la fusione, in audizione alla Commissione Ambiente del Senato

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