Repubblica Democratica del Congo

Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Dopo oltre quattro anni di negoziati, ripetuti ritardi per la pandemia di COVID-19 e colloqui fino a notte fonda, il 18 dicembre quasi 200 paesi - tra questi non ci sono gli Stati Uniti e il Vaticano - hanno firmato un accordo alla COP15 sulle diversità biologiche, ospitata da Canada e Cina, per arrestare la perdita di biodiversità entro il 2030. L'accordo, definito unico nel suo genere, sembra essere stato imposto dal presidente cinese, ignorando le obiezioni di alcuni Stati africani. Il negoziatore della Repubblica Democratica del Congo (RDC) è sembrato bloccare l'accordo finale presentato dalla Cina, dicendo alla plenaria che non poteva sostenere un documento che non creava un nuovo fondo per la biodiversità, distinto da quello esistente delle Nazioni Unite, il Global Environment Facility (GEF). Cina, Brasile, Indonesia, India e Messico sono i maggio...

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