Bosnia
di Alia Alex Čizmić Il 4 marzo in una zona boscosa nei pressi di Saborsko, un villaggio croato a circa 40 km dal confine con la Bosnia Erzegovina, un migrante di nazionalità ancora sconosciuta ha perso la vita dopo essersi imbattuto in una mina antiuomo. Secondo Andreja Lenard, portavoce della polizia di Karlovac, regione amministrativa a cui appartiene Saborsko, altre quattro persone, di cui due pakistani, sono rimaste ferite. Una sarebbe in pericolo di vita. Quella mina fatale era una delle circa 17mila ancora presenti in Croazia, stando ai dati del Ministero dell’Interno croato. Saborsko, vittima di un massacro in cui furono brutalmente uccise 29 persone il 12 novembre 1991 durante la guerra che ha portato alla dissoluzione della Jugoslavia, è uno dei 46 comuni contaminati. Il problema delle mine inesplose riguarda anche la Bosnia Erzegovina, dove 617 persone sono morte accidentalmente o in operazioni di sminamento dalla fine della guerra. Il Centro di Rim...