Sicurezza

Funziona così. Si fa una proposta irricevibile sotto molteplici punti di vista, da cacciare via a pedate il proponente, chiudendogli la porta alle spalle in malo modo. Oppure sbattendogliela in faccia, se sta sull’uscio. Il vantaggio di spararla così grossa? Semplice. La successiva proposta, depurata dagli aspetti più irricevibili, sembrerà a quel punto molto più ragionevole o accettabile. Sembrerà il risultato di una felice e costruttiva mediazione di buonsenso. Intendiamoci: non è da escludere che la controparte sia così poco sveglia da accettare la prima proposta. Ma questo dimostrerebbe solo quanto convenga sparare grosso al primo tentativo. Questa dinamica si ripete ora per il pacchetto sicurezza appena annunciato dal governo. Il quale aggrava reati che non avevano bisogno di essere aggravati, oppure ne crea per pericoli che sono inesistenti. Comunque calpestando diritti, come per chi è mosso da un evidente disprezzo per le...

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  Chi è protetto dal sistema penale? E da chi? Chi chiama la polizia? Chi ne ha paura? Chi è più propenso ad andare in prigione? Chi meno? Chi è designato come criminale, chi come vittima? Il calo dei reati è una constatazione reale da svariati anni, una verità statistica difficile da smentire. I reati gravi denunciati in Italia nei primi sei mesi del 2021 sono nel complesso diminuiti rispetto allo stesso periodo del 2019, in epoca pre-pandemia. Erano stati 1.149.914 tre anni fa e sono scesi a 949.120 nel 2021, con un calo del 17,4%: a conferma di una tendenza che si osserva da almeno una decina di anni nel nostro paese. Il 16 maggio 2019, a tale proposito, il Ministero dell’Interno convocava una conferenza stampa per la comunicazione dei primi dati trimestrali relativi a sicurezza e criminalità rapportati allo stesso periodo nel 2018. Il titolo del comunicato pubblicato sul sito del Ministero degli Interni recitava “Reati -9,2%, -31,...

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