fotovoltaico

Il governo italiano ha deciso di ricorrere alla Corte costituzionale contro la moratoria approvata a inizio luglio dalla Regione Sardegna in cui è stata prevista una sospensione di 18 mesi per nuovi progetti legati alla produzione e accumulo di energia rinnovabile. Secondo il governo, questa normativa regionale eccede infatti le competenze attribuite alla Sardegna dallo Statuto, entrando in conflitto con le leggi nazionali ed europee e violando articoli della Carta Costituzionale. Ad attaccare l’esecutivo Meloni è stata, a caldo, la governatrice della Sardegna Alessandra Todde, successivamente accusata di «demagogia» da Fratelli d’Italia. In suo sostegno si sono espressi i parlamentari sardi del Movimento 5 Stelle, che in una nota hanno lanciato il guanto di sfida al governo sulla questione. L’ipotesi che si arrivasse al ricorso contro la legge sarda n. 5 del 3 luglio 2024, recante il titolo “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e...

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A Cremona, Tamoil ha presentato un progetto per la costruzione di un parco fotovoltaico di 5-6 megawatt sull’ex area della sua raffineria, convertita in deposito circa 13 anni fa. Il progetto, consegnato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, secondo alcune associazioni rappresenta una strategia della società petrolifera per eludere l’impegno alla bonifica, sfruttando lacune normative e lasciando così a Cremona una pesante eredità ambientale irrisolta. Per la città e i suoi abitanti, il nuovo parco fotovoltaico potrebbe quindi essere un abbaglio: una promessa di energia pulita che non riesce però a dissipare le ombre di un inquinamento ancora presente. La riconversione dell’area Tamoil era già stata delineata nel 2011, quando l’azienda cessò la lavorazione del greggio. L’accordo con le istituzioni e le parti sociali, firmato presso l’allora Ministero dello Sviluppo Economico, prevedeva sia mi...

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