rinnovabili
Il governo italiano ha deciso di ricorrere alla Corte costituzionale contro la moratoria approvata a inizio luglio dalla Regione Sardegna in cui è stata prevista una sospensione di 18 mesi per nuovi progetti legati alla produzione e accumulo di energia rinnovabile. Secondo il governo, questa normativa regionale eccede infatti le competenze attribuite alla Sardegna dallo Statuto, entrando in conflitto con le leggi nazionali ed europee e violando articoli della Carta Costituzionale. Ad attaccare l’esecutivo Meloni è stata, a caldo, la governatrice della Sardegna Alessandra Todde, successivamente accusata di «demagogia» da Fratelli d’Italia. In suo sostegno si sono espressi i parlamentari sardi del Movimento 5 Stelle, che in una nota hanno lanciato il guanto di sfida al governo sulla questione. L’ipotesi che si arrivasse al ricorso contro la legge sarda n. 5 del 3 luglio 2024, recante il titolo “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e...
Nel mix energetico globale, le fonti energetiche rinnovabili sono passate dal 19% del 2000 a oltre il 30% del 2023, grazie all’aumento dell’energia solare ed eolica, passate dallo 0,2% del 2000 al 13,4% del 2023. Pertanto, lo scorso anno, l’intensità di anidride carbonica della produzione globale di energia elettrica ha raggiunto un nuovo minimo storico, il 12% in meno rispetto al picco del 2007. A riportare questi dati ci ha pensato la quinta Global Electricity Review del gruppo di esperti sull’energia Ember. Il documento copre i dati sull’elettricità di 215 Paesi, nonché gli ultimi dati del 2023 per 80 Paesi che rappresentano il 92% della domanda globale di elettricità. Per la prima volta – ha certificato il rapporto – il sistema energetico globale ha potuto contare su quasi un terzo di elettricità generata da fonti pulite. All’interno del rapporto si legge che “la rivoluzione delle energie rinnovabil...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Mentre l’Italia continua a essere alle prese con la crisi idrica e la carenza di piogge, il Consiglio dei Ministri del 6 aprile ha approvato il cosiddetto “Decreto Siccità”, un decreto-legge che introduce “disposizioni urgenti per la prevenzione e il contrasto della siccità e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche”. La misura era stata annunciata più di un mese fa, l'1 marzo. Sostanzialmente, il decreto legge accentra la gestione dei processi decisionali – il governo parla di “regime semplificato che rinvia al modello PNRR” – attraverso l’istituzione di una cabina di regia e la nomina di un Commissario Straordinario Nazionale per la scarsità idrica, che potranno sostituirsi agli enti locali nel caso in cui i tempi delle opere da portare avanti dovessero dil...
PNIEC, RePowerEu, piano Mattei: per l’Italia l’estate 2023 potrebbe essere ricordata come la stagione in cui è stata disegnata l’energia del futuro. Prima la pandemia e poi la crisi dei prezzi del gas, la guerra in Ucraina e un forte aumento dell’inflazione hanno reso necessario un aggiornamento sistemico del modello energetico italiano. A tale complesso periodo storico vanno poi affiancati i nuovi obiettivi ambientali sanciti dall’Unione Europea negli ultimi anni, che vuole porsi alla testa della transizione ecologica. Così il governo Meloni si è ritrovato a dover preparare, sin dal suo insediamento a ottobre 2022, una serie di piani e progetti con i quali adeguarsi ai nuovi equilibri da qui al 2030, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. “La transizione ecologica e la sostenibilità ambientale devono camminare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica”...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. La ripresa dalla pandemia prima, la guerra in Ucraina e un’estate siccitosa poi, hanno scatenato un terremoto nei mercati dell’energia, tanto che l’Europa a maggio 2022 con il piano RePowerEU ha deciso di tagliare progressivamente la sua dipendenza dal gas russo e rivedere al rialzo i propri obiettivi per la transizione energetica. Anche l’Italia si è mossa in fretta per riorganizzare le proprie forniture di gas, in vista di una possibile interruzione di quello proveniente dalla Russia, da cui l’Italia, fino a pochi mesi fa, dipendeva per circa il 40% dei propri consumi. All’indomani dell’invasione russa il governo Draghi non aveva esitato a inviare in Algeria l’allora ministro degli esteri Luigi Di Maio, accompagnato dall’amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi, per stringere intese che garantissero all...