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Pur annullando la sentenza del 2021, la Corte conferma che Shell ha la responsabilità di ridurre le proprie emissioni in base alla legge sui diritti umani.
L’ad del colosso statunitense, Darren Woods, ha parlato dalla Cop29 di Baku. Exxon prevede di investire nella transizione oltre 20 miliardi di dollari entro il 2027.
Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
L’aviazione privata “vola” anche troppo: le emissioni nel 2023 hanno raggiunto le 15,6 milioni di tonnellate di CO2.
Il colosso petrolifero Shell ha vinto il ricorso contro la storica sentenza sul clima emessa da un tribunale olandese nel 2021. Il tribunale, in seguito alle accuse avanzate dalla ONG Milieudefensie, aveva ordinato alla multinazionale fossile di ridurre del 45% le proprie emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019. Tuttavia, la corte d’appello ha stabilito che, sebbene Shell abbia una «responsabilità speciale» nel ridurre le proprie emissioni in quanto grande compagnia petrolifera, tale riduzione non può essere imposta come obiettivo legale specifico. Tre anni fa, un verdetto emesso da un tribunale de L’Aia, sede legale dell’azienda, aveva sancito come la politica sulla sostenibilità di Shell – che aveva stabilito una diminuzione delle emissioni del 20% entro il 2030 – fosse poco «concreta». Per questo motivo era stato imposto all’azienda di rispettare quanto stabilito dagli Accordi di Parigi...