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La fusione dei ghiacciai ha costretto a modificare la linea di confine tra Italia e Svizzera ai piedi del Cervino, tra le vette più alte in Europa.
Gli alberi di agrumi che mostrano una tolleranza naturale alla malattia degli agrumi ospitano batteri che producono nuovi antimicrobici che possono essere utilizzati per combattere la malattia, il nostro recente studio mostra.Abbiamo trovato gli alberi in una fattoria biologica a Clermont, in Florida. Malattia dell’inverdimento degli agrumi – conosciuto più formalmente come Huanglongbing o HLB, è causato dal batterio Candidato Liberibacter asiatico.È diffuso da un insetto chiamato psilla asiatica degli agrumi.Non esiste una cura conosciuta per la malattia. Noi siamo Ricercatori con sede in Florida che studiano pratiche agricole sostenibili, una disciplina conosciuta anche come agroecologia.Il nostro team ha isolato questi composti antimicrobici in laboratorio e ora sta lavorando per testarli con l’obiettivo di produrre un trattamento efficace per l’HLB. Perché è importante HLB ha inferto un duro colpo all’iconica...
Con l’approvazione del decreto supremo 5235, il presidente della Bolivia, Luis Arce, ha dichiarato lunedì lo stato di disastro nazionale a causa degli incendi boschivi che stanno devastando in particolare la parte Est del Paese. Il governatorato di Santa Cruz – area maggiormente colpita dai roghi – ha infatti denunciato che, fino alla settimana scorsa, le fiamme hanno consumato oltre 7,2 milioni di ettari di foreste e praterie: si tratta del più grande disastro ambientale subito in questa regione, in cui risiede il 27% della popolazione nazionale e che rappresenta il motore economico e il principale centro agricolo e zootecnico del Paese. La Bolivia non è il solo Paese dell’America Latina a dover fronteggiare uno scenario che sembra sempre più incontrollabile: nel silenzio globale, infatti, in Brasile sono andati in fumo negli ultimi mesi quasi 370mila chilometri quadrati di foresta. Il Decreto Supremo sottoscritto dal presidente della Bolivi...
La strage del 3 ottobre 2013 sembrò poter segnare una svolta nelle politiche migratorie della Ue. Da allora invece ci sono state oltre 30mila vittime.