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L’Eurobarometro di ottobre 2023 ha messo in luce quanto il benessere degli animali sia importante per i cittadini europei. L’84 per cento degli intervistati ritiene, infatti, che sia necessario tutelare meglio le specie allevate nei propri paesi. E il 74 per cento è favorevole all’introduzione di ulteriori misure a tutela degli animali domestici che vivono nelle nostre case.
A giudicare dal successo di iniziative come quelle contro lo spinnamento degli squali, la sperimentazione animale, l’uso delle gabbie negli allevamenti e la produzione di pellicce, che hanno raccolto milioni di firme, gli abitanti dell’Ue sono pronti a lottare per i temi che stanno loro a cuore.
L’attenzione degli elettori al tema dei diritti animali
Le elezioni europee dell’8 e 9 giugno saranno un’occasione per scegliere dei parlamentari che possano farsi carico di queste battaglie: non a caso, l’85 per cento degli elettori italiani desidera che la politica si impegni maggiormente nella difesa dei diritti animali, e il 57 per cento cercherà di votare per i candidati che l’hanno inclusa nella loro agenda.
Lo ha rivelato un sondaggio realizzato da Youtrend e Quorum nell’ambito della campagna Vote for animals 2024, coordinata, a livello europeo, da Eurogroup for animals. Lav è fra i coordinatori italiani, insieme a Essere Animali, Animal Law Italia e Ciwf Italia. Gli altri membri della coalizione “Anche gli animali votano” sono Animal Equality Italia, Enpa, Save the dogs and other animals, Animalisti italiani, Lega per l’abolizione della caccia, Lndc animal protection e Leidaa.
È giusto indignarsi per ciò che non va. Ma se poi non usiamo anche il diritto al voto e non diamo la preferenza a candidati in favore degli animali, l’indignazione è fine a sé stessa. Obiettivo di Vote for animals è creare una maggioranza di europarlamentari che hanno firmato impegni chiari e pubblici affinché la prossima Politica agricola comune non finanzi più gli allevamenti intensivi e favorisca la transizione alimentare.
Il manifesto Vote for animals
Sono dieci i punti che compongono il manifesto redatto dalle undici organizzazioni, cui i gruppi politici possono aderire.
I partiti che hanno aderito
Il Movimento 5 stelle ha aderito integralmente ai dieci punti del manifesto, così come +Europa. L’Alleanza verdi e sinistra li ha ripresi nel capitolo “L’Europa che protegge gli animali” del suo programma. Forza Italia e Noi moderati hanno dedicato ai diritti animali una delle schede tematiche a corredo del proprio programma. Fratelli d’Italia cita la necessità di “migliorare la disciplina sul benessere animale” e di “rivedere la normativa sul ripristino della natura per non penalizzare l’agricoltura e l’allevamento”.
La Lega non ha pubblicato il proprio programma europeo, mentre quello di Azione si concentra sulla revisione del Green deal. Nel manifesto elettorale del Partito democratico c’è un capitolo dedicato alla tutela degli animali, che riprende gran parte delle istanze di Vote for animals, come riportato sul sito della campagna.
Abbiamo raccolto qui tutte le proposte elettorali nel dettaglio, includendo anche i gruppi politici europei cui i partiti italiani fanno riferimento. Fino a oggi, sono 62 i candidati e le candidate che, a livello nazionale, hanno aderito a tutti i punti del manifesto: è possibile consultare l’elenco a questo link.
Attraverso il sito web della campagna, gli elettori possono anche contattare direttamente i candidati e le candidate per chiedere loro di assumersi delle responsabilità maggiori. Del resto, come ricordano le organizzazioni, un’Unione europea più giusta per gli animali è un’Unione europea più giusta per tutte e tutti. Nell’ottica di raggiungere questo obiettivo, Lav ha collaborato anche alla realizzazione del docufilm Food for profit, realizzato da Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi: si tratta della prima inchiesta che mostra il legame fra l’industria della carne, le lobby e la politica. Nel libro “La politica degli animali” di Gianluca Felicetti si parla infine di quarantacinque anni di campagne per i diritti degli animali, tra manifestazioni, comunicati stampa e proposte di legge.