L’annuncio di von der Leyen che fa felici i trattori: «L’Ue ritira la proposta di legge sui pesticidi»

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Da settimane gli agricoltori sono sul piede di guerra contro la politica ambientale dell’Ue che chiede al settore di dimezzare l’uso dei pesticidi entro il 2030

L’Ue ha ceduto (parzialmente) ai trattori. Oggi, dalla plenaria del Parlamento Europeo, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato «il ritiro» della proposta legislativa sui pesticidi. «I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati. So che sono preoccupati per il futuro dell’agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire». Von der Leyen stessa ha riconosciuto che il regolamento dell’Unione è diventato simbolo di polarizzazione, annunciando uno nuovo, «più maturo», nelle settimane a venire. La leader dell’esecutivo europeo ha parlato a lungo delle proteste degli agricoltori, che in queste settimane hanno portato i loro trattori in molte città d’Europa, da Roma a Bruxelles passando per Sanremo, per manifestare il loro dissenso nei confronti della Politica Agricola Europea.

«Sussidi pubblici»

Sempre parlando degli agricoltori, von der Leyen ha riconosciuto che molti di loro «si sentono messi all’angolo». «Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori risentono dell’impatto della guerra di Russia. L’inflazione, l’aumento del costo dell’energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto», ha sottolineato. La leader dell’esecutivo comunitario ha parlato di «un’argomentazione valida» da dare agli agricoltori per implementare le misure a tutela della biodiversità e della natura, dichiarando che «sussidi pubblici possono fornire tali incentivi». Ha ipotizzato, di fronte alla plenaria di «un’etichettatura premium, ad esempio in collaborazione con i rivenditori e i trasformatori».

Perché gli agricoltori protestano

La proposta legislativa di cui von der Leyen ha annunciato il ritiro rientra nel raggiungimento degli obiettivi che l’Ue si è preposta con il Green Deal europeo, strategia con la quale tutti gli Stati membri dovranno raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Tra gli obiettivi, c’è quello di dimezzare l’uso dei pesticidi entro il 2030, in modo da raggiungere l’obiettivo intermedio di una riduzione delle emissioni del 55% al 2030, rispetto ai livelli del 1990. Il tutto influenza la Politica Agricola Europea, il principale strumento attraverso cui l’Unione europea regola i sussidi destinati al settore. Come fa notare von der Leyen, la proposta di legge sui pesticidi si era già arenata nel voto al Parlamento Europeo di novembre 2023, venendo bocciata per 299 voti a 207. L’agricoltura è responsabile dell’11% delle emissioni dell’Unione. Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio, Politico aveva già rivelato che gli obiettivi climatici al 2040 sarebbero stati allentati alla luce delle proteste degli agricoltori.

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