L’altolà del Cai: “No a un invaso nel torrente Vanoi”. Pericoloso e porterebbe pure litigi

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https://www.dire.it/30-07-2024/1068179-altola-del-cai-no-invaso-torrente-vanoi-pericoloso/

Il Cai boccia la realizzazione di un invaso sul torrente Vanoi: potrebbe scatenare un conflitto tra popolazione di montagna e pianura e porterebbe "criticità dal punto di vista geologico in un'area connotata da pericolosità massima"

NAPOLI – No alla costruzione di un invaso sul torrente Vanoi, al confine tra il Veneto e il Trentino orientale, perché porta il rischio di “conflitto tra popolazione di montagna e pianura“, perché “c’è una contrarierà diffusa” al progetto e, non ultimo, perché avrebbe un “impatto negativo” a livello ecologico e ambientale. Lo dice il Club alpino italiano, che col suo direttivo centrale, supportato dagli organi tecnici della Tam, e dalla segreteria Ambiente, ha dà parere negativo, adottando una delibera presidenziale e presentando delle osservazioni, al progetto del Consorzio di bonifica del Brenta. Il sodalizio ha chiesto anche ammesso al dibattito pubblico sull’opera, avviato proprio dal Consorzio di bonifica.

Oltre alla produzione di energia idroelettrica, spiega il Cai, l’invaso è dedicato all’accumulo di acqua a uso irriguo e agricolo, per le coltivazioni estensive della pianura. E dunque “potrebbe aprire un conflitto politico e amministrativo tra i territori montani e quelli pianeggianti“. Inoltre ha “un importante impatto ecologico” sull’ambiente circostante, con “non poche criticità dal punto di vista geologico in un’area connotata da pericolosità massima“. Infine, “la possibilità di accumulare una grande quantità di acqua nell’invaso si scontra con la siccità e la scarsità di risorse idriche che caratterizzano il quadro climatico e ambientale degli ultimi anni”, fa presente il Cai ricordando che l’opera compensativa, il percorso ciclopedonale che da passo della Gobera conduce al Primiero, “non è utile a valorizzare le specificità ambientali e naturali dei luoghi compromessi”.

Il delegato nazionale Ambiente e Aree Protette del Cai Mario Vaccarella, spiega che il progetto dell’invaso ha visto “una convergenza, non usuale, sulla inopportunità di portare avanti l’opera per le ragioni ampiamente illustrate da diversi soggetti, portatori di interessi, pubblici e privati, di tutela dell’ambiente montano e in varie sedi, fra cui il Cai Centrale e la Sat”. I benefici di un possibile uso di acqua in pianura, infatti, “non compenserebbero l’impatto ecologico e il danno ambientale che potrebbe essere causato”. Su questi temi “non esistono consultazioni popolari, molto spesso condizionate dai numeri, da impatti emotivi e non da valutazioni tecniche, che invece sono richieste nelle fattispecie di queste opere idrauliche che vanno a incidere fortemente sui territori”.

Tra i contrari, ricorda il Cai, c’è la provincia Autonoma di Trento che “ha diffidato il Consorzio dal compiere ulteriori attività volte alla realizzazione e alla progettazione di opere che interessino il suo territorio, per la palese violazione delle disposizioni normative e degli strumenti di pianificazione e programmazione vigenti”. Sempre sul tema, la neo eletta Parlamentare europea Cristina Guarda (Verdi-Alleanza libera europea) ha mandato una nota dettagliata al Commissario europeo per l’ambiente, descrivendo la situazione e le ipotizzate violazioni alle norme europee. Non solo ma “criticità e valutazioni negative” sono arrivate anche dal Comitato per la difesa del torrente Vanoi e delle acque dolci, dalla sezione trentina e da quella bellunese di Italia Nostra e da Mountain Wilderness.

Quanto al Cai centrale, “intende fare da riferimento sulla questione”, visto che essendo interessato il territorio tra Veneto e Trentino, nasce “da un intenso dibattito e confronto con gli organi tecnici della Tam territoriale del Veneto e Friuli-Venezia Giulia, coordinati dalla Commissione centrale tutela ambiente montano, anche dopo un incontro alla sezione Cai di Feltre delle strutture territoriali, Gg e segnalazioni alla Segreteria Ambiente nazionale da parte della Sezione”.

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