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TERRE ROVERESCHE (PESARO E URBINO) – Fu prosciugato nel 1985 con un intervento di bonifica, oggi avrà un ruolo come bacino di accumulo per l’acqua contro la siccità e per il servizio antincendio della zona del Pesarese. La Regione Marche ha investito 300.000 euro per il ripristino del lago “Bergamo” a Barchi, nel comune di Terre Roveresche. Questa mattina, sono stati illustrati gli aspetti operativi, tecnici ed economici dell’opera, dall’assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi, e dal sindaco di Terre Roveresche, Antonio Sebastianelli. “Con la finanziaria regionale 2024 è stato assegnato al Comune di Terre Roveresche un contributo straordinario di 300.000 euro, di cui 150.000 per il 2025 e altrettanti per il 2026, destinati alla realizzazione del lago- ha ricordato Aguzzi- L’erogazione della prima quota avverrà al ricevimento della documentazione che attesterà l’avvio dei lavori”.
“RISERVA PER L’AGRICOLTURA, PER SICUREZZA, PER POSSIBILE POTABILIZZAZIONE”
L’obiettivo è di assicurare al territorio una riserva idrica strategica e necessaria per “un uso multifunzionale, sia per aiutare l’agricoltura locale, che versa sempre più frequentemente in una situazione critica a causa della siccità, sia per fini di sicurezza antincendio oltre che, in caso di emergenza, per una possibile potabilizzazione”, ha aggiunto Aguzzi. Il sindaco Sebastianelli ha rimarcato: “Tra gli obiettivi che ci prefiggiamo con il ripristino del bacino c’è anche quello di dare nuova vita all’area verde in cui è collocato, restituendo al lago le sue funzioni di carattere ricreativo e sportivo, capaci di produrre positive ricadute turistiche”. Realizzato nella seconda metà degli anni ’60 su una superficie di circa 7 ettari, nel 1985, a causa della inadeguatezza alla normativa del tempo, il sindaco di Barchi ne dispose lo svuotamento e da allora l’area è inutilizzata.
LAVORI TRA SETTEMBRE 2025 E SETTEMBRE 2026
Ora, finalmente, abbiamo gettato le basi per la sua riattivazione- ha affermato il primo cittadino di Terre Roveresche-. Ringrazio la Regione, e in particolare l’assessore Aguzzi, per aver creduto nella bontà del progetto e per l’erogazione del rilevante contributo”. La superficie su cui sarà eseguito l’intervento è di 8,3 ettari, 4 dei quali occupati dall’invaso. Le opere consisteranno nel ripristino dell’alveo mediante il taglio della vegetazione cresciuta in 39 anni; nella manutenzione delle aree boschive esterne; nella parziale ricostruzione dell’argine in corrispondenza del fosso Bergamo, con contestuale realizzazione dell’opera di sfioro per troppo pieno; nella sostituzione dei manufatti in corrispondenza degli affluenti. I lavori dovrebbero partire nel settembre 2025 e concludersi a settembre 2026.