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(l’immagine del Cristo delle nevi, di Luigi Alesi, è trattada Flickr)
USSITA (Macerata) – Una nuova linea idrica che garantisca acqua potabile tutto l’anno ai rifugi Cristo delle Nevi e Cornaccione, nel comune di Ussita, in provincia di Macerata, che vennero danneggiati dal terremoto dell’aprile 2018. L’intervento, del valore di 480.000 euro ha ottenuto il via libera dalla cabina sisma presieduta dal commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli.
I lavori, che vengono inseriti nel più ampio programma dell’ordinanza speciale dedicata alla ricostruzione pubblica del comune di Ussita, serviranno per collegare con una linea di adduzione di circa 2.300 metri i due rifugi danneggiati dal sisma al serbatoio “Pippetto”. In questo modo sarà garantito il rispetto delle norme igienico-sanitarie dei rifugi e sarà anche più semplice utilizzare l’acqua per i cantieri di ricostruzione, consentendo una disponibilità costante di acqua. La ricostruzione dei due rifugi è già programmata con 1,2 milioni di euro, di cui 454.000 euro destinati al Cristo delle Nevi e 800.000 euro al Cornaccione.
“Nella nostra strategia di rilancio e valorizzazione dell’Appennino centrale, non dobbiamo dimenticare l’importanza dei servizi e delle infrastrutture che consentono di fruire della montagna tutto l’anno- dichiara Castelli-. Per questo abbiamo posto particolare attenzione non solo alla rifunzionalizzazione degli impianti di risalita, grazie al programma NextAppennino, ma anche alla ricostruzione e all’ammodernamento dei rifugi che costituiscono il punto di approdo ideale per i tanti visitatori e appassionati che alimentano l’economia locale. Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli e l’Ufficio speciale ricostruzione Marche, per una collaborazione fattiva che ci sta consentendo di procedere con fiducia in un anno che sarà cruciale per la ricostruzione”.
Per la sindaca di Ussita, Silvia Bernardini, “con questo finanziamento si chiude il cerchio per quanto riguarda la ricostruzione degli impianti del nostro bacino sciistico. Siamo ancora una volta a ringraziare il Commissario per la sensibilità dimostrata nei confronti della nostra comunità. Ricostruire il tessuto economico rappresentato dagli impianti del bacino di Frontignano, è per noi di fondamentale importanza per la ripresa economica e sociale del nostro territorio”.